Cronaca locale

Apprezzamento a una ragazza scatena una maxi rissa Tre feriti e sei arrestati

Rissa in città all'alba di ieri fra due gruppi composti da tre persone in corso Lodi, all'angolo con via Massarani. Sono le 6.20 quando alla polizia viene segnalata una lite per strada. Alla fine il bilancio non è cosa da poco anche se rispetto ad altri tipi di aggressioni non è niente di che: sei persone arrestate dalle pattuglie dell'Upg (Ufficio prevenzione generale) e accusate di rissa aggravata. Tra di loro ci sono due ragazze, e due fratelli in ospedale in codice giallo. Un particolare non va omesso: erano tutti palesemente ubriachi.

Tutto nasce, come spesso accade con i giovani sudamericani, da un apprezzamento per strada dal componente del primo gruppo, un salvadoregno di 23 anni incensurato, all'indirizzo di una milanese 19enne con precedenti per furto. Il complimento, complice senz'altro il troppo alcol ingerito, non è esattamente da gentleman e produce una reazione violentissima.

Il ragazzo della milanese - un 20enne con precedenti per droga - si sfila infatti la cintura e colpisce al volto il giovane salvadoregno che ha avuto l'ardire di apostrofare a quel modo la sua fidanzata. E da lì ha inizio il faccia a faccia anche con coltelli. Il bilancio è di due fratelli feriti, una ragazza di 30 anni colpita con un fendente alla gamba e il fratello di 24 all'addome.

Ricoverati al Policlinico, se la caveranno con una prognosi di 5 giorni. Il salvadoregno di 23 anni è stato trasportato in codice verde al Fatebenefratelli e poi dimesso dopo una prima visita. In manette è finito anche un 30enne di El Salvador con precedenti in materia di immigrazione e un milanese di 24 anni incensurato.

Certo, un fatto grave. Dove i protagonisti sono ancora una volta i salvadoregni, ancora una volta ubriachi. Tuttavia nulla di paragonabile a quello avvenuto a luglio in Porta Lodovica. Un vero e proprio dramma nel quale perse la vita un 18enne albanese completamente estraneo all'aggressione. L'albanese che stava per scendere da un bus, venne colpito con quattro fendenti sferrati o con un coltello o un oggetto affilato, all'altezza del cuore e alla schiena. Il ragazzo crollò a terra e perse molto sangue. Non riprese più conoscenza e morì all'Humanitas di Rozzano circa una settimana dopo. La squadra mobile di Milano, diretta da Lorenzo Bucossi per quel fattaccio arrestò ben 9 giovani, componenti della gang salvadoregna «MS13».

PaFu

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