Archeologia e cucina da Apicio ai masterchef
29 Settembre 2017 - 09:27Gli antichi piatti del cuoco latino rivisitati in un tour storico che parte dall'Ambrosiana
Masterchef inaugura al foro romano di Milano. Nel nome di Apicio, il più grande cuoco che la latinità ci abbia trasmesso, e nel nome di Massimiano che, nel III secolo d.C., trasferì la capitale d'Occidente al Nord fra le brume padane e regalò a Milano gioielli che oggi si visitano «underground» nelle viscere della città. Il connubio del nuovo «Aperitivo apiciano», ogni giovedì e venerdì fino a fine anno, è a mezza via fra l'archeologia e l'ars culinaria e porterà i milanesi alla scoperta dei tesori della Milano imperiale, riscoprendo anche il gusto del tempo. Si, perché fra un cardo e un decumano, fra una cripta e un teatro, a saziare il palato dei milanesi di oggi arriva Valerio Braschi da Santarcangelo di Romagna. Classe 1997, vincitore dell'ultimo Masterchef anche per simpatia, il cuoco «carico a manetta» si è seduto e ha aperto i ricettari di Apicio, assemblati in 10 corposi tomi, per capirne i segreti. Lui, vissuto a cavallo del I a.C e I d.C sfamò Mecenate e Tiberio e a tavola mise tutti d'accordo, fra garum di pesce con cui condire i piatti e suggestioni esotiche e impegnative, come piedi di maiale e colli di dromedario. «Tranquilli assicura lo chef io sono stato più leggero, però nei miei piatti si potrà respirare l'atmosfera di un'autentica taberna romana». La nuova iniziativa è firmata Milano Card che, con il suo network Milano, è leader nell'accoglienza turistica meneghina. Il programma prevede una visita con introduzione al foro romano platea forensis, curia, basilica e capitolio a partire dall'angusta e suggestiva scala che da via Dell'Ambrosiana conduce alle fondamenta della Biblioteca. Fra musica e discorsi sull'antico, l'appetito sale ed ecco i tre menù di Braschi novello Apicio: legumi con cremoso di ricotta e pecorino su schiacciata al pan di segale, farro croccante, tartare di manzo, tabasco e pesto di basilico e, infine, lenticchie, cacao, piselli con guanciale sbriciolato. Gli ingredienti sono quelli di mille anni fa, l'elaborazione e il vino, invece, no, saranno rivisitati. L'aperitivo apiciano sarà diviso su tre turni (19.10, 19.50 e 20.30, prenotazioni su www.criptasansepolcromilano.it, 19,90 euro) e aprirà stomaco e desiderio di approfondire il circuito dei monumenti della zona di San Sepolcro. La cripta, infatti, fra i più visitati monumenti dal luglio 2017 è aperta la sera, dalle 18 alle 22 e al suo importante restauro del costo di 2 milioni parte della quota aperitivo sarà destinato. Perché l'happy hour fa bene.
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