Cronaca locale

In arrivo 20mila alberi E spunta la Fondazione per raccogliere sponsor

L'obiettivo: tre milioni di piante entro il 2030 Boeri e Maran: appello a cittadini e aziende

Chiara Campo

L'obiettivo di lungo termine è piantare due milioni di nuovi alberi entro l'inaugurazione delle Olimpiadi invernali 2026, un milione in più nei quattro anni successivi. Nel breve termine, tra novembre e marzo spunteranno 20.433 alberi (centomila nei Comuni della Città Metropolitana), il 27% in più rispetto alla stagione agronomica 2018/19. E con una stima di appena novemila bimbi nati nell'anno il rapporto è già salito a oltre due piante per ogni neonato. Un cambio di passo ma «bisogna triplicare ancora gli sforzi per centrare l'obiettivo del 2030» sottolinea l'assessore al Verde Pierfrancesco Maran che ieri insieme all'architetto Stefano Boeri, coordinatore del progetto di ampliamento del verde che coinvolge Comune, Politecnico e area metropolitana hanno anticipato il lancio della Fondazione Forestami per raccogliere contributi anche economici da sponsor, aziende, singoli cittadini o associazioni e «velocizzare» il piano. «Il lavoro che stiamo facendo per raccogliere fondi è molto serio - spiega Boeri -, è importante coinvolgere testimonial, cittadini. La sfida riguarda tutti e può cambiare la qualità dell'aria, 3 milioni di alberi in più potrebbero assorbire tre quarti delle polveri sottili, oltre a ridurre anidride carbonica e calore». Il fondo metterà insieme «istituzioni pubbliche, Politecnico, Fondazione Cariplo, aziende private». Anche «cittadini e associazioni - conferma Maran - potranno contribuire economicamente a questa crescita del verde».

Intanto, la stagione agronomica 2019/20 viene inaugurata simbolicamente (ma neanche tanto) con sei giorni di piantumazioni «diffuse», mille alberi in sei giorni (da mercoledì prossimo a lunedì 25). Protagoniste per la prima volta anche i cortili delle case popolari, il progetto pilota - spiegato ieri dall'assessore al Welfare Gabriele Rabaiotti - parte da via Vergiate (10 alberi e 158 arbusti) e via Alex Visconti (6 alberi e 60 arbusti), e oltre alle piante saranno allestiti arredi urbani e aree gioco per rendere più accoglienti gli spazi comuni. Durante le sei giornate arriveranno ad esempio i primi 20 degli 87 alberi che cambieranno il volto di piazza Sant'Agostino, le aree verdi tra piazza Sraffa e il nuovo Campus della Bocconi (inaugurazione il 25 con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella), cento esemplari a Boscoincittà, 200 al parco Nord, fino all'albero («uno ma altrettanto importante» sottolinea Maran) in piazzale Corvetto. E quattro piante spunteranno in viale Alemagna, davanti alla Triennale che il 21 e 22 novembre ospita il «World Forum on Urban Forests», all'apertura anche il premier Giuseppe Conte, ci saranno confronti sulle politiche green in atto a New York, San Francisco o Melbourne, e ci saranno esponenti dalle altre regioni italiane. «Piantare alberi - ribadisce Boeri - è l'unica vera tecnologia che abbiamo a disposizione per assorbire anidride carbonica e il fatto che le grandi città del mondo, responsabili del 75% di Co2, stiano investendo in maniera forte su nuove piantumazioni per frenare i cambiamenti climatici vuol dire affrontare il nemico sul proprio campo di battaglia. In Italia, Milano dovrà essere capofila della transizione ecologica». Solo tre anni fa «piantavamo 9mila nuovi alberi all'anno e arriveremo a oltre 20mila, abbiamo raddoppiato gli sforzi» rimarca Maran. Merito anche della svolta green di aziende e griffe, da Gucci a Mellin a , sono diversi i marchi che negli ultimi tempi hanno donato verde alla città. E la Fondazione dovrebbe dare una «spinta» ai contributi.

In arrivo anche un appalto da 10 milioni per depavimentare e far tornare a verde circa 40/50mila metri quadri di aree urbane.

Commenti