Cronaca locale

Assalti da sinistra al Pd Centri sociali in marcia ma contro il governo

Due circoli imbrattati. Slogan: «Basta retate» E il corteo (con Sala) diventa anti-Minniti

Alberto Giannoni

Guerra aperta al Pd sul tema della sicurezza. Due circoli democratici sono stati attaccati. Le serrature sono state danneggiate. Due blitz diversi, stesso messaggio, «Basta retate», condito da insulti. Non è certo opera di vandali. La denuncia è contro ignoti ma la vernice rossa che ha imbrattato la sezione del Vigentino e quella di via Fratelli Cervi si riferisce espressamente all'operazione di polizia condotta in stazione Centrale una settimana fa esatta. «Un gesto intollerabile, un vile attacco ad un luogo di confronto e dibattito» commenta il sindaco Beppe Sala. E il partito si fa sentire: «Questi metodi intimidatori e violenti non ci faranno cambiare idea» dichiara il segretario milanese Pietro Bussolati, spiegando che è «la estremizzazione e la banalizzazione di un tema importante e complesso come quello dell'accoglienza» che genera «atti vigliacchi come questi». Di «scritte intimidatorie e volgari» parla il partito in zona 7, e avverte che atti del genere «non fanno altro che creare un clima di tensione a beneficio della destra e dei suoi accoliti». Anche in questo caso, dunque, viene tirata in ballo la «destra», anche se i «mittenti» di questo messaggio politico-vandalico sono da collocare sul versante opposto.

Dal centrodestra, comunque, arrivano messaggi di solidarietà e lealtà al Pd. Dal capogruppo di Fi in Comune, Gianluca Comazzi e dal suo vice Alessandro De Chirico, dal presidente del municipio 4 Paolo Bassi, dall'assessore regionale Viviana Beccalossi, coordinatrice di Fdi. E anche i 5 Stelle condannano. Il tema migranti, intanto, resta all'ordine del giorno. Domani è attesa la visita del ministro Marco Minniti e oggi la Zona 2 ospita l'assessore comunale Pierfrancesco Majorino, per parlare dell'hub di via Sammartini. Il presidente Samuele Piscina parla di «totale degrado» e di un centro diventato di «permanenza definitiva. «Problemi - avverte - ci sono anche sul naviglio Martesana. Greco era una zona tranquilla e rischia di diventare una discarica». «I transitanti non esistono più - spiega - sono tutti immigrati e restano. Majorino - aggiunge Piscina - vuole togliere un centinaio di posti, quindi 200 persone, con altrettante che dormono fuori come ora. Io spero che la riduzione sia il primo passo per chiudere definitivamente, anche nell'ottica di una riqualificazione con Grandi stazioni di Ferrante Aporti e Sammartini».

I centri sociali, intanto, si preparano alla marcia sull'accoglienza del 20 maggio, cui parteciperà anche Sala. E hanno l'intenzione di farla diventare un corteo contro (i decreti) Minniti.

Stasera si riuniscono gli abusivi di Macao (dicono in piazza Scala) e il 12 è convocata un'iniziativa di protesta contro quelli che vengono definiti «i vergognosi eventi di martedì».

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