Cronaca locale

«Assiano, il borgo medievale è abbandonato e cade a pezzi»

Le terre abbandonate di Assiano restano a testimoniare un'eredità mancata di Expo. Il borgo nel mezzo della periferia ovest della città, pur essendo molto vicino al luogo dell'esposizione universale, non è stato rilanciato nonostante avesse le caratteristiche giuste.

Una lunga e ricca storia agricola e culturale e la prossimità con la città. Ancora oggi la proprietà, che per la maggior parte è in mano all'Aler, non riesce a curarsene. Ma la difficile gestione di un patrimonio edilizio cittadino ormai in più parti compromesso assorbe già gli sforzi dell'azienda. E anche i progetti di rilancio restano fermi come quelli che gli agricoltori hanno sulle cascine di Assiano e i terreni intorno. «Stiamo parlando di duemila pertiche milanesi (circa 1,3 milioni di metri quadrati ndr) - spiega Daniele Albini, del Consorzio agricoltori milanesi - in mezzo c'è il borgo che risale all'anno Mille, con la strada poi diventata Ducale, e infine con anche la chiesetta del Settecento dedicata a San Martino: potrebbe diventare un modello di azienda agricola e una scuola gestita dagli agricoltori di Milano».

Un mix di storia e agricoltura che potrebbe riverlarsi vincente. E rivendica i risultati già ottenuti come gli interventi di messa in sicurezza per la chiesa: «Noi con Expo siamo riusciti a far avere alla zona come compensazioni 1400 piante e 3700 arbusti, più la riqualificazione dei fontanili». Non abbastanza però. Il Borgo cade a pezzi sotto i colpi dell'incuria con la testimonianza del custode, mentre una parte del fondo è stata spezzettata per essere affittata per uso agricolo. Non un utilizzo organico però, come potrebbe essere quello prospettato da Albini. E la predisposizione delle istituzioni c'è anche: già nel 2013 l'assessore regionale alla Casa Paola Bulbarelli e il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris si erano dichiarate interessate a un progetto di recupero delle terre di Assiano. Un'attenzione che però è passata in secondo piano: tra le infinite sofferenze di Aler, causate da decenni di gestione che hanno portato l'azienda e la vita di molti quartieri al collasso, e il gioco dei rimandi il borgo è stato dimenticato.

Ora è in abbandono, proprio mentre poco distante risorge Cascina Linterno grazie a una collaborazione tra pubblico e privato. Ma il progetto degli agricoltori potrebbe salvare anche le terre di Assiano e trasformarlo in un'altra delle eccellenze della zona. Liberando nel contempo Aler di un patrimonio inespresso che potrebbe renderne più difficoltoso il risanamento.

MBon

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