Cronaca locale

Auto d'epoca, vino e cioccolata nelle vie dell'antico anfiteatro

Auto d'epoca, vino e cioccolata nelle vie dell'antico anfiteatro

Via San Maurilio e via Santa Marta sono le strade che incrociano i mestieri medievali e nascondono tesori artistici e storie che vale la pena riscoprire. Magari proprio nell'edizione autunnale di «Fleur en fleur», la festa dall'associazione che porta il nome delle strade su cui è organizzata, e che si svolge stasera dalle 17 alle 22, con le strade chiuse al traffico. Il tema della tredicesima edizione è: «La millemiglia del vino». Il nome della celebre competizione di auto d'epoca lo si deve alla partecipazione dell'MG cars club d'Italia. Gli appassionati italiani delle automobili Morris Garages, rappresentati in Lombardia da Ernesto Meloscia, potranno ammirare gli otto modelli storici che saranno posizionati lungo il percorso della festa. Il vino, invece, lo verserà nei bicchieri degli ospiti l'associazione Magica Cleme. Allo scopo di raccogliere fondi per le loro attività benefiche, gli associati proporranno una selezione delle case vinicole Cavit e Spinola. Per accompagnare il vino, l'associazione Progetto Itaca proporrà invece il cioccolato della produzione Zaini.
I trentacinque negozi delle due strade resteranno aperti fino alla fine della festa: antiquari, restauratori, ristoranti, orefici, gallerie d'arte aspettano di essere scoperti o riscoperti dai cittadini.
Grande spazio all'arte. I cortili privati resteranno a disposizione dei curiosi; la Pinacoteca Ambrosiana resterà aperta fino alle 22 e proporrà la visita della sala federiciana e dell'aula Leonardi, dove si trovano i disegni del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e il suo Musico.

L'associazione Milano città nascosta propone invece due itinerari: «I segreti delle cinque vie» attraverserà i cortili passanti, ricchi di botteghe e artisti, e i resti dell'antico palazzo imperiale dove Costantino firmò il famoso editto; «Lo scrigno delle meraviglie» è invece il percorso dedicato alla biblioteca ambrosiana, il cui primo nucleo fu fatto costruire nel 1618 da Federico Borromeo, che ne fece anche la prima raccolta aperta al pubblico in Europa.

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