Cronaca locale

Autonomia, Fontana pressa Roma: "Non accetto rinvii, ora o mai più"

Oggi incontro con Zaia e Salvini. La Lombardia chiede poteri

Autonomia, Fontana pressa Roma: "Non accetto rinvii, ora o mai più"

Il Pirellone torna a far salire il ritmo sull'autonomia. L'obiettivo resta prioritario nell'agenda del presidente Attilio Fontana, che riparte col pressing su Roma. «Nei prossimi giorni avrò un importante incontro sull'autonomia con Matteo Salvini e Luca Zaia - ha scritto ieri - siamo arrivati all'atto finale, ora bisogna chiudere. Non possiamo accettare rinvii, adesso o mai più».

Toni ultimativi, perfettamente in linea con quelli che Fontana ha usato anche a cavallo fra l'anno appena finito e questo 2019 che dovrebbe portare in dote l'agognata riforma. Tutto nasce, come si ricorderà, dal referendum con cui, nell'ottobre 2017, quasi 4 lombardi su dieci si erano recati alle urne, per dire «sì all'autonomia» ad altissime percentuali. Lo avevano fatto, peraltro, nello stesso giorno dei veneti, che con ancora maggior impeto democratico avevano manifestato la stessa determinazione. Da allora si è aperto un tavolo fra Regione e Governo, ma quel lavoro deve ancora arrivare a punto di caduta, atteso dalla formazione del governo giallo-verde.

Il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, leader della Lega, ha indicato in metà ottobre la data della proposta governativa. E due giorni fa ha confermato quella indicazione: «Avevamo detto che a metà febbraio ci sarebbe stata la proposta del governo - ha dichiarato sabato al gazebo del partito a Milano - siamo a metà gennaio, quindi conto che a metà febbraio ci sia la proposta del governo. Lunedì (oggi, ndr) incontro a Roma il governatore Fontana e il governatore Zaia e facciamo il punto». Proprio Fontana e Zaia sono la punta di questa battaglia autonomista. E di fronte alle resistenze emerse nelle ultime settimane hanno ripreso a spingere per una soluzione. Le resistenze, ovviamente, arrivano dalla parte grillina del governo, quel Movimento 5 Stelle che annovera eletti soprattutto al sud.

Qualcuno paventa problemi di bilancio per le regioni meridionali, ma Fontana ha chiarito che, per ora, la Lombardia chiede solo più competenze, per fare meglio dello Stato e risparmiare soldi, da reinvestire.

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