Cronaca locale

Avanti con i divieti antismog: soltanto 15 multati in città

Fermi anche oggi dalle 9 alle 17 i diesel Euro 3 senza filtro

Nel primo giorno di blocchi antismog c'è stata forse una certa tolleranza, e va detto che le pattuglie dedicate ai controlli erano solo una ventina. Ma ieri hanno fermato 792 automobilisti e il bilancio delle multe per i divieti imposti dal Protocollo per il miglioramento della qualità dell'aria sono state appena quindici. In attesa che si abbassino per due giorni di seguito i livelli del Pm10 (e almeno sabato le polveri sottili volavano ancora a quota 92 microgrammi al metro cubo, quasi il doppio del livello massimo consentito), anche oggi continuano le misure straordinarie in città. Stop ai diesel Euro 3 privati senza filtro antiparticolato dalle ore 9 alle 17 e ai furgoni della stessa categoria dalle 7.30 alle 9.30. Ieri hanno dovuto fermarsi dalle 7.30 alle 19.30 anche i veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel che dal lunedì al venerdì sono già sottoposti al blocco regionale (dal 15 ottobre al 15 aprile). La multa per chi trasgredisce è di 164 euro, con la riduzione del 30% prevista per il pagamento entro 5 giorni, la cifra scende a 114,80 euro.

Finchè non sarà revocata l'ordinanza, è in vigore anche il divieto di tenere la temperatura in casa e nelle attività commerciali sopra i 19 gradi.

E ieri sono continuati i confronti a distanza tra i politici su emergenza smog e le misure straordinarie. Il consigliere Pd Carlo Monguzzi, storico ambientalista. su Facebook ha commentato: «Smog, l'emergenza vera e il blocco finto. I flussi di traffico sono intensi prima delle 9 e dopo le 19, bloccare i diesel 3 dalle 9 alle 17 è veramente un palliativo inutile, tanto per dire che si è fatto qualcosa. La Regione ha da tempo abdicato in modo irresponsabile al suo ruolo di guida contro lo smog, ormai solo parole e neanche tanto intelligenti. Anche il nostro Comune, che tante cose belle e positive ha fatto, è un po' meno gagliardo». L'assessore comunale alla Mobilità Marco Granelli si difende: «Noi non stiamo con le mani in mano» e rimbalza la palla alla Regione chiedendo «quanti fondi intenda investire su misure strutturali». Il capogruppo regionale Fdi Riccardo De Corato sostiene che «i blocchi si confermano soluzioni palliative, servono scelte strutturali, non provvedimenti spot, e soprattutto risorse dallo Stato».

ChiCa

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