Cronaca locale

Avanzi preziosi: i menu low cost per non buttare via il cibo delle feste

In un libro Massobrio raccoglie le ricette anti-spreco di chef stellati

Michele Vanossi

Il cibo è stato indubbiamente il protagonista delle feste e del Capodanno appena trascorsi. E per smaltire eventuali eccedenze o avanzi post natalizi e prima di intraprendere regimi alimentari anti-sgarro o diete restrittive e ipocaloriche, in questi giorni freddi è possibile realizzare a casa dei menù low-cost limitando al massimo gli sprechi.

Partendo magari dalla spesa con l'acquisto di prodotti scontati, di stagione e di provenienza italiana (beverage incluso). Altrimenti si può attingere a quei prodotti contenuti nei cesti natalizi che molti di noi hanno ricevuto in dono (pasta, riso, legumi, zamponi, frutta secca, biscotti...) e controllare bene ciò che nei giorni di festa abbiamo riposto (e magari dimenticato) nel frigorifero.

Le ricette saranno quelle della cucina tradizionale italiana che consentono un uso più versatile degli ingredienti. È preferibile scegliere pietanze che non impieghino troppe ore di cottura, risparmieremo così sul consumo di elettricità e di gas a vantaggio del portafogli. Ricordiamoci di abbattere la temperatura dei prodotti avanzati per allungarne la conservazione e di riutilizzare le eccedenze.

Col panettone o col pandoro è possibile ottenere un ottimo tiramisù o una gustosa zuppa inglese; coi biscotti il salame di cioccolato; con le carni o coi legumi invece si possono preparare gustose polpette. A tal proposito ricordiamo la recente pubblicazione del volume di Paolo Massobrio e di Giovanna Ruo Berchera «Avanzi d'Autore», tutti i segreti per non sprecare il cibo delle feste (inaugura la collana «I Libri de il Golosario» di Cairo Editore 160 pagine 14,90 euro) e raccoglie suggerimenti e 120 ricette antispreco di numerosi chef stellati (Gianfranco Vissani, Carlo Nan, Paolo Teverini, Davide Oldani, Anna Dente, Nadia Santini, Alfonso Iaccarino, Moreno Cedroni, Davide Scabin, Luisa Valazza, Paolo Donei, Cesare Giaccone).

Un piccolo promemoria per chi si reca al ristorante: ma ricordate che nel caso non si consumino le pietanze ordinate, anche qui in Italia è oramai più che sdoganata la richiesta della doggy- bag! Il sacchetto per portare a casa, e magari non al nostro cane, quanto avanzato nei piatti. E già profumatamente pagato.

Non c'è da vergognarsi e si fa del bene al nostro portafoglio, alla nostra coscienza e anche all'ambiente.

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