Cronaca locale

Il Banco alimentare aiuta 236mila persone

In 4 anni raddoppiato il numero degli assistiti. Il 13% ha meno di 5 anni

«Egli diede alla povertà tutto quello che aveva, una lacrima. E ottenne dal cielo tutto ciò che desiderava, un amico». La bella frase di Thomas Gray riassume poeticamente ciò che sta accadendo in Lombardia tra l'emergenza povertà e il Banco alimentare, che ce la sta mettendo tutta per far fronte all'indigenza di 700mila persone, in grado di pronunciare una sola parola: «Fame». Una parola che ha bisogno di un gesto d'amicizia per essere combattuta alla radice, perché purtroppo il Banco alimentare riesce a far fronte alle richieste di 236mila persone. Il consigliere regionale Antonio Saggese sottolinea l'importanza del Banco «come forte contributo al Welfare locale. Un esempio edificante di come la partnership tra pubblico e privato possa funzionare per le emergenze sociali della nostra Regione». Negli ultimi quattro anni il numero di assistiti è cresciuto del 50%, il 13% sono bambini sotto i 5 anni e il 10% supera i 65 anni. Solo Milano presenta il 23% dei bisognosi. Sono state distribuite oltre 3mila tonnellate di cibo per un valore di 9 milioni. La crisi ha costretto persone che vivevano in condizioni discrete fino al 2007 a trovarsi nella necessità di tendere la mano per vivere. Secondo i dati Istat fino a 7 anni fa la povertà riguardava il 4% delle persone, ora invece il 10.

I numeri non ci devono spaventare, anzi ci possono far diventare amici di coloro che col loro bisogno fanno più tenero il nostro cuore, oggi incancrenito dalla vanità.

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