Cronaca locale

Bandito muore colpito da un infarto mentre tenta di rapinare un'orologeria

Poliziotto in vacanza sventa il colpo. Ricoverato, il malvivente non ce la fa

Bandito muore colpito da un infarto mentre tenta di rapinare un'orologeria

Un poliziotto che vive in Lazio, in vacanza e a riposo (ma evidentemente mai a sufficienza) con la famiglia a Milano, un 31 dicembre «scoppiettante» già a metà pomeriggio e un rapinatore così spaventato da restarci secco. Insomma, decisamente non il solito colpo quello tentato lunedì pomeriggio nel pieno centro della città, a due passi dal Duomo, in via dei Mercanti 21 nel negozio di numismatica, antichità e preziosi «Il Cordusio». Ersno circa le 16 quando ha suonato alla porta come un normalissimo cliente Vladimiro D.P., italiano, classe 1955 e un vecchio precedente contro la persona. Una volta entrato, davanti al titolare 72enne, l'uomo ha palesato le sue intenzioni, tirando fuori un taglierino. Il proprietario ha cominciato subito a difendersi come poteva, cioè urlando a perdifiato. E scatenando la reazione dell'aspirante balordo che lo ha afferrato per cercare di farlo tacere, ma senza risultato. Azione, reazione: le grida erano talmente forti e disperate che qualcuno dall'esterno non poteva non accorgersene. A captare l'accorata richiesta d'aiuto non è stato però un «qualcuno» qualsiasi, bensì un poliziotto libero dal servizio che aveva deciso di trascorrere l'ultimo giorno dell'anno sotto la Madonnina con moglie e figli. Ovviamente, non si può mai stare tranquilli, in particolare quando per lavoro si riveste un ruolo che è anche una missione. Così il poliziotto in borghese è entrato impetuosamente nell'orologeria e ha bloccato il rapinatore. Preso alla sprovvista (probabilmente non si aspettava una reazione tanto repentina e dirompente) il malvivente si è sentito subito male, accasciandosi al suolo, mentre in negozio, attirati da tutta quella confusione, sono intervenivano anche alcuni uomini della polizia locale. L'agente ha quindi allertato il 118, giunto sul posto con due ambulanze e due automediche. Il rapinatore è stato trasferito in codice rosso all'ospedale San Raffaele, ma era già in arresto cardiaco. Non erano ancora le 19 quando, nonostante i tentativi di rianimazione, il cuore di Vladimiro D. L. non ha retto e l'uomo è morto.

Il gioielliere? Sta bene. Se l'è cavata con qualche graffio, ma ha rifiutato il trasporto al pronto soccorso. Ieri, primo giorno dell'anno, l'attività era chiusa.

Dalle serrande abbassate la vetrina un po' in disordine, forse retaggio di quel finale d'anno imprevedibilmente travagliato.

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