Cronaca locale

Bernardo pronto a sfidare Sala: "Corro per vincere"

Il primario di pediatria del Fatebenefratelli di Milano potrebbe diventare il futuro avversario di Beppe Sala: "Sono disponibile a correre"

Bernardo pronto a sfidare Sala: "Corro per vincere"

È Luca Bernardo, primario di pediatria al Fatebenefratelli di Milano, uno dei possibili candidati del centrodestra per le imminenti amministrative che decideranno il nuovo sindaco del capoluogo meneghino. Presente al banchetto allestito dalle Lega in via Fauché per raccogliere firme in merito al referendum sulla giustizia, Bernando ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti all'evento, spiegando di sentirsi un candidato civico ma con l'appoggio del centrodestra.

"Io pronto a correre"

42 anni, responsabile della Casa Pediatrica del Fatebenefratelli e direttore del dipartimento della medicina dell’infanzia e adolescenza del nosocomio milanese, il dottor Luca Bernado ha incassato la fiducia di Forza Italia e Lega, e potrebbe essere uno dei possibili nomi da proporre alle amministrative.

"Sono disponibile a correre, sono loro che mi devono volere. Io corro per vincere", ha dichiarato oggi il medico ai microfoni di AdnKronos. "Faccio il terapista intensivo, per cui per me emergenza e urgenza vuol dire correre veloce. Se dovessi correre per me sarebbe una campagna non gridata ma di ascolto e di rispetto reciproco. Non si sentirà mai dalla mia parte parole più alte del tono normale, dobbiamo spiegare alle persone cosa vogliamo fare non quelli che vogliamo gridare", ha aggiunto, precisando che per lui il poco tempo rimasto per portare avanti la campagna elettorale non costituirebbe un problema.

Fra le domande, anche una sul suo rapporto con l'ex primo cittadino di Milano Gabriele Albertini. "Per il momento non abbiamo parlato, ci siamo solo conosciuti ma c'è stima reciproca. L'ho incontrato, mi è piaciuto molto, ci siamo lasciati con un 'vedremo'", ha affermato il candidato in pectore del centrodestra. E ancora: "È una favolosa persona, ci piace perché è uno diretto, ha classe, eleganza, è un uomo che conosce il lavoro".

Nessun problema, ha precisato Bernando, a lavorare con la Lega. "Loro hanno voglia di fare con chiunque abbia voglia di fare io ci sono. Sono disponibile a correre sono loro che mi devono volere", ha dichiarato. "Non ho nessun imbarazzo. L'imbarazzo è chi non ha voglia di fare. Con chiunque ha voglia di fare io ci sono", ha aggiunto.

I progetti per Milano, nessuno scontro con Sala

Per Luca Bernado la città di Milano non deve essere rilanciata soltanto dal punto di vista economico, ma anche da quello sociale. "Le persone hanno voglia di fare, di essere operose perché lo sono, di guardare e uscire da questo nemico invisibile che ci ha colpito tutti. La cosa importante è tornare a lavorare ancora di più e rilanciare una Milano che deve tornare, come è stato nel passato, una grande città dal punto di vista nazionale e internazionale". Una Milano nuovamente protagonista quella immaginata dal candidato in pectore, che spera di vederla tornare "una grande città dal punto di vista nazionale e internazionale".

"Bisogna guardare al futuro quindi gli stranieri che vengano, che tornino a presentarsi, siamo una città globalizzata con una grande anima", ha aggiunto.

Quanto all'idea di un possibile futuro duello con l'attuale sindaco Beppe Sala, Bernardo ha precisato: "Non mi vedrete sfidare Sala ma parlare con Sala, parto da un altro presupposto: un rapporto di cortesia e gentilezza, con opposte eventualmente idee sulla città".

Il rapporto col centrodestra

Milano è una città cara a Bernardo: "È la città che ha speso il mio nome, per quello che ho fatto in questi anni, nell'ambito della sanità, soprattutto nel sociale, e questo mi ha inorgoglito ed è una grande soddisfazione. Poi sono a disposizione", ha spiegato.

Quanto ai leader del centrodestra, il primario del Fatebenefratelli ha confermato di stare prendendo dei contatti. "Con Salvini non abbiamo parlato in particolare di nulla. Con Salvini una telefonata c'è stata, è stato una volta a vedere il reparto in ospedale. Stimo trasversalmente tutti ma io vengo dalla città, non arrivò certamente dai partiti, nel senso positivo del termine", ha dichiarato. Quanto a Berlusconi e Meloni, "rispondo dal punto di vista lavorativo: essendo il pediatra di tanti bambini, i cui genitori sono anche deputati, mi stimano sotto quel punto di vista. E per questo mi sono messo a disposizione.

Non li ho però ancora sentiti".

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