Cronaca locale

Bilancio Scala, i conti non tornano

Manca la conferma per un milione di euro: il cda chiede al sovrintendente Pereira garanzie scritte

Il Teatro alla Scala di Milano
Il Teatro alla Scala di Milano

Cda delicato, ieri, al Teatro alla Scala dove mancano 700mila euro per raggiungere il pareggio di bilancio. Il buco c'è, dunque, ma non dell'entità che si temeva. Circolavano infatti voci di un disavanzo di 5 milioni di euro, «notizia infondata» ha replicato il sindaco Giuliano Pisapia, presidente della Fondazione scaligera. Pisapia è fiducioso e ricorda che sono allo studio «alternative». La soluzione più percorribile corrisponde a un ulteriore contributo di Eni, già socio fondatore scaligero. Vedremo. Nel frattempo, il sovrintendente Alexander Pereira, noto per l'abilità di pescare nei mari di munifici sponsor, ha confermato l'ingresso di due fondatori sostenitori. Sono Domenico Dolce e Stefano Gabbana e Kuehne + Nagel, che intervengono con una donazione di 600mila euro pro capite. Così come Rolex ha confermato e aumentato il sostegno fino al 2020, sarà partner ufficiale del Concerto di Natale, di martedì prossimo, per esempio, inoltre firma il progetto dei Grandi artisti alla Scala, Placido Domingo compreso. Dal teatro si ribadisce il concetto, non del tutto chiaro, che Rolex non rientra fra i Soci Fondatori, è ancora ufficiosa - invece - l'entità del contributo. Proprio sulla questione «ufficiosità» da tradursi in «ufficialità» si è dibattuto ieri. Perché Pereira complessivamente porterà nelle casse del teatro 6,5 milioni di euro. Il Cda, tuttavia, entro dicembre gli chiede una rassicurazione su alcuni numeri: espressi ma non ancora confermati via scritta. Si parla di un importo intorno al milione abbondante. Lo scritto è opportuno, o meglio, necessario per ragioni di rendicontazione della Fondazione, soprattutto in questa fase in cui l'anno, il primo della conduzione Pereira, volge al termine. Alexander Pereria ha in testa una stagione 2016 ambiziosa, di nuovo improntata ai grandi numeri con 309 alzate di sipario. Per la verità, si reclama cautela. Solo nel Cda di febbraio si discuterà definitivamente dei 121 milioni di euro di bilancio previsionale 2016, e sempre in questa sede verrà messa a fuoco la stagione futura: con numeri (e conferme) alla mano. Ci sono troppi spettacoli? Timori e cautele suggerite dalla fase storica difficile, l'allarme terrorismo può avere le sue conseguenze. Prudenza dettata dalle poltrone vuote durante alcuni spettacoli della stagione conclusa: la seconda fase del semestre Expo scaligero ha avuto delle criticità. C'è chi nel Cda fa notare che una Scala sempre più produttiva è intrigante sulla carta, ma ha i suoi costi. Vero che il numero degli spettatori è aumentato di 100mila unità rispetto all'anno scorso, altrettanto vero che la biglietteria ha registrato un incremento di 5 milioni (30,6 nel 2014, e 35 nel 2015), però sono cifre che vanno poste in relazione alle alzate di sipario che hanno costi elevati: la legge del teatro è spietata. Felicitazioni per il nuovo ingresso di Dolce&Gabbana che da anni sostengono gli studi di 20 allievi della scuola di ballo dell'accademia, hanno allestito gli ornamenti floreali del palco reale per la serata inaugurale del 7 dicembre, decorato l'albero di Natale nel foyer e nel gennaio scorso - in teatro - hanno tenuto una loro sfilata. La decisione, ha detto Pereira, «corona la collaborazione stretta e proficua tra due portavoce riconosciuti dell'eccellenza e della bellezza italiana e nel mondo».

Kuehne + Nagel è azienda tedesca che si occupa di trasporto e logistica a livello navale, aereo e terrestre.

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