Cronaca locale

Bocconi, sempre più studenti in arrivo da tutto il mondo

Aumentati di oltre il 100% in quattro anni. Nel campus spazi, calendario degli esami e pasti per tutte le religioni

Bocconi, sempre più studenti in arrivo da tutto il mondo

Cristina Bassi

Gli studenti internazionali iscritti alle selezioni aumentati del 105 per cento in quattro anni, un campus multiculturale, calendario didattico e diete alimentari pensate per rispettare le differenza religiose e di provenienza di ragazzi e docenti. Nel giorno dell'inaugurazione del 115esimo anno accademico L'Università Bocconi celebra il proprio orizzonte sempre più globale. Con uno sguardo attento alle istituzioni europee, rappresentate ieri nell'aula magna dal commissario Ue per la concorrenza Margrethe Vestager. Il presidente della Bocconi Mario Monti ha aperto i lavori, il rettore Gianmario Verona ha ufficialmente dato il via alle attività dell'anno 2017-2018. In prima fila, il prefetto Luciana Lamorgese e il sindaco Giuseppe Sala.

Il numero degli studenti stranieri che negli ultimi quattro anni hanno partecipato ai test di selezione è arrivato a 4.781. Gli immatricolati provenienti dall'estero per l'anno accademico appena partito sono 1.040, il 19,4 per cento degli immatricolati totali. Gli iscritti a tutti corsi che arrivano da altri Paesi sono 2.308, il 16,5 per cento del totale. Gli studenti in Bocconi grazie a programmi di scambio con università straniere nel 2016 sono stati 1.807 (più 51,7% sul 2012), mentre gli studenti Bocconi andati all'estero per studio o lavoro sono stati 3.866. Tutto questo grazie anche ai 28,6 milioni di euro di borse di studio e aiuti finanziari. Dei 354 docenti, quelli internazionali sono il 16,4 per cento (erano il 12,8% nel 2014).

Positivi anche i dati sulle prospettive lavorative dei bocconiani relativi al 2016. Le offerte di stage e lavoro sono state 9.796, di cui 1.950 (il 19,9%) fuori dall'Italia. Sono stati 4.426 gli stage avviati, 1.255 (28,3%) all'estero. Il 25,5 per cento dei laureati graduate lavora oltreconfine, il tasso di occupazione a un anno dalla laurea biennale è del 94,8 per cento, con 0,9 mesi di attesa media per il primo lavoro. Il rettore Verona ha sottolineato la natura cosmopolita del campus Bocconi, che ha 1.800 posti letto. E «l'importante progetto di sensibilizzazione alla diversità delle culture e delle religioni». Spiega Roberto Grassi, responsabile della Divisione didattica: «Nell'ultimo anno ci siamo concentrati con un gruppo di lavoro sulle differenti culture rappresentate nel nostro campus. Per quanto riguarda la didattica, cercando di adeguare il calendario degli esami e delle sessioni di laurea alle festività delle diverse religioni presenti». Oltre a studenti cattolici ci sono protestanti, ebrei, islamici, buddisti. Senza scordare le esigenze alimentari, da quelle legate alla salute a quelle legate al credo. A partire da dicembre - continua Grassi - sarà disponibile una app che permetterà di visualizzare i menu di tutti i punti di ristoro del campus, con l'elenco degli ingredienti e degli allergeni». In questo modo lo studente o il docente andrà diretto dove viene proposto il piatto privo di un determinato ingrediente, che sia la carne o il lattosio. Sono presenti poi associazioni studentesche che promuovono incontri e iniziative incentrati sulle varie religioni e culture e uno spazio multireligioso dove i diversi gruppi possono organizzare le loro cerimonie.

«Viviamo anni caratterizzati da nazionalismi e populismi - ha dichiarato Monti -. Li accomuna la sfiducia nella competenza, nei pubblici poteri, nell'Europa. La Bocconi intende dare un messaggio di fiducia. Il secolo digitale non deve essere temuto, ma affrontato e guidato».

Infine Milano: «Sta vivendo - ha concluso Verona - un nuovo rinascimento e, grazie alla sua bellezza, al suo dinamismo e alla sua forza, rappresenta un magnete di grande attrazione per studenti e docenti di ogni parte del mondo».

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