Cronaca locale

Boom del turismo lombardo: "Vogliamo diventare i primi"

Il Pirellone fa il bilancio di un anno: "Dopo l'Expo altra crescita. Ora si punta a essere leader in Italia"

Boom del turismo lombardo: "Vogliamo diventare i primi"

Al principio la missione non sembrava facile: far crescere ancora di più il turismo in Lombardia, dopo il periodo irripetibile dell'Expo. Ma nel 2016-2017 la Regione davanti alla sfida non si è tirata indietro. E ha vinto: ora, a conti fatti, incassa un altro incremento del 2%, che si va ad aggiungere a quell'11% già ottenuto, anche con il contributo dell'esposizione universale, a Milano.

«Abbiamo impegnato oltre sessanta milioni - attacca l'assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini - Un sostegno al comparto attraverso bandi, eventi, iniziative di promozione e formazione». Non che prima si facesse poco o niente per il settore, ma l'impegno e le risorse messe in campo dalla Regione nell'era Maroni per l'«anno del turismo» - che si conclude domani per lasciare spazio all'«anno della cultura» - «sono stati considerevoli». Quasi straordinari. «Ci siamo riappropriati dei ruoli di promotori e organizzatori». Gli esiti, sotto gli occhi di tutti: intanto, dopo il 2015, nessuna battuta di arresto, appunto. «Successo per numeri e qualità», è il quadro. Complici eventi come l'installazione dell'artista Christo The Floating Piers, la passerella da Sulzano a Montisola, sul lago d'Iseo, che ha raccolto oltre 1,2 milioni di visitatori. Poi il discorso sulla consapevolezza. «È vero - continua - è stato un anno che si è rivelato un'occasione unica per costruire una rinnovata consapevolezza delle nostre enormi potenzialità». Ma anche per «riaccendere l'orgoglio per la bellezza delle nostre aree turistiche, quelle già affermate e quelle ancora nascoste». Non basta.

Prossimo passo appunto, tentare di diventare leader nel Paese. Bisognerà vedersela con regioni come il Veneto, che con la sua Venezia dà filo da torcere. Il Lazio con Roma, senza contare la Toscana tutta. Come fare quel gradino in più? «Siamo dell'idea che bisogna integrare l'offerta - spiega Parolini -. E che occorre continuare a operare insieme». Certe aree regionali, per risorse e tradizioni, risultano in prima fila. Ma niente protagonismi e strade troppo «individuali» (in questo senso l'eccellente Milano migliora), è la strategia ad hoc per vincere. E si parte da un buon panorama.

Tra le zone al top quelle dei laghi, per esempio le province di Brescia, Como e Varese (in prossimità dei confini). Anche altre sono forti, in altre ancora ci sono «lati» da portare meglio alla luce. Prendi Cremona e Mantova, scrigni d'arte da continuare a illuminare. La nuova sfida è stata ben sintetizzata dal logo «inLombard1a», dove quell'«1» sta per numeri uno. Simbolo per rappresentare una operazione proposta in nove tappe per incentivare e formare gli operatori. Carte vincenti, già in essere o da incrementare, sono la promozione online, i nuovi infopoint e il turismo «esperienziale». Come tra gli altri il cicloturismo, il turismo religioso ed enogastronomico. «Cosa mi piace fare da turista? - conclude l'assessore Parolini - Beh, passeggiare nelle città che hanno storia e buona tavola.

Credo che unire l'esperienza artistica all'enograstronomia sia il massimo».

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