Cronaca locale

Brahms, in scena Nordio con i Solisti della Verdi

Il violinista e il complesso affronteranno quartetti e quintetti del compositore di Amburgo

Torna il «Ciclo Brahms», la nuova rassegna inserita nella stagione di musica da camera de laVerdi, ideata dal violinista Domenico Nordio, artista residente all'Auditorium di Milano, che esegue in sei «puntate» l'integrale delle composizioni da camera di Johannes Brahms, insieme all'ensemble I Solisti de laVerdi.

Il quarto appuntamento, in programma domenica (ore 11 al Mac in piazza Tito Lucrezio Caro 1), vedrà l'esecuzione del «Quartetto per archi n. 2 in La minore op. 51», del «Quintetto per archi n. 1 in Fa maggiore op. 88» e del Quintetto per archi e clarinetto in Si minore op. 115» scritti dal compositore di Amburgo.

Sul palco del Mac, insieme al violino solista di Nordio, il complesso composto da Lycia Viganò (violino), Gabriele Mugnai (viola), Tobia Scarpolini (violoncello) e Rafaella Ciapponi (clarinetto). Qualche nota sul personaggio di Brahms, che il critico musicale Eduard Hanslick, contemporaneo del compositore, indicò come l'antagonista della «musica avveniristica» wagneriana, ascrivibile a quel filone romantico (al quale appartenevano anche Liszt e Berlioz) che intendeva trasferire nell'opera musicale i tratti letterari e collocava il fatto musicale all'interno di un programma che, affermando l'emancipazione rispetto al rigido impianto formale classico, ricercava una maggiore libertà espressiva. Brahms è stato un gigante con una produzione considerevole: dal punto di vista della tecnica musicale fu moderno allo stesso modo dei moderni suoi presunti «concorrenti». Nella fusione delle tecniche e nella rivisitazione dei generi il musicista esprimeva la propria anima decadente rivolta alla reinterpretazione del passato, ma in forme diverse e innovative.

Al violino solista Nordio che si è esibito nelle sale più prestigiose (Carnegie Hall di New York, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Barbican Center di Londra, Suntory Hall di Tokyo) e con le maggiori orchestre, tra le quali la London Symphony, la National de France e l'Accademia di Santa Cecilia di Roma.

LuPav

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