Cronaca locale

Brave sui libri e nello sport: il segreto è il carattere

Fiona May e Alex Zanardi premiano le cinque ragazze che hanno brillato in gara e nello studio

«Passione e talento non bastano. Per andare avanti nello sport e nello studio serve carattere». Diana Bracco premia le ragazze che durante l'anno si sono distinte sui campi di gara e sui libri e spiega che il segreto è l'autodisciplina: «Solo così si riesce nella vita...».

Vincono a scuola e in gara. Le trionfatrici della quarta edizione di Donna Sport, il concorso ideato dal Gruppo Bracco si chiamano Loredana Spera, 21 anni di Barletta nel Tiro con l'arco, Ayomide Folorunso, 20 anni di Fidenza (PR) nell'Atletica leggera vincitrici ex aequo, Martina Rabbolini 18 anni di Villa Cortese (MI) nel Nuoto Paralimpico, Teresa Isotta 17 anni di Armeno (NO) nel Canottaggio e Beatrice Malagodi 21 anni di Roma nel Judo.

Premiate da Fiona May «Più nella veste più di mamma di Clarissa che a 14 anni già vince in pista ma deve conciliare gli allenamenti con gli studi liceali» ha spiegato l'azzurra mondiale salto in lungo e da Alex Zanardi che, l'importanza trovare un equilibrio tra la sua passione di giovanissimo pilota di go-kart con algebra e matematica l'ha capita dopo: «A mio padre che mi diceva di studiare- racconta- ripetevo sempre che a un pilota di tempo per studiare non ne restava molto. Faceva l'idraulico ma era un saggio e aveva ragione lui...»

Ma chi è salito sul palco ieri la giusta strada l'ha trovata. Dal 2011 ad oggi, 1.000 le atlete candidate, in prevalenza tra i 16 e i 17 anni. Solo nel 2016 in rappresentanza di 80 province (soprattutto Perugia, Torino, Pisa, Varese, Roma e Milano) e 41 discipline sportive. Tra le più praticate: l'atletica (32%) seguita a distanza da canottaggio, calcio, pattinaggio a rotelle, tennis, nuoto, pallacanestro, ma compaiono anche ping pong, taekwondo, tiro con l'arco, hockey subacqueo. Al concorso quest'anno si sono iscritte 330 ragazze che praticano una disciplina sportiva a livello agonistico fra quelle federate in ambito Coni, e che nell'anno scolastico 2014-2015 hanno frequentato una classe del secondo ciclo di istruzione ottenendo una votazione finale pari o superiore alla media del 7 su 10.

Nella sezione Paratlete si sono iscritte le giovani federate in ambito CIP - Comitato Paralimpico Italiano. «Affinché uomini e donne vengano messi nelle stesse condizioni di lavorare e praticare sport, riconoscendo loro uguali diritti, è necessario l'impegno di tutti- ha spiegato in una lettera il Ministro Luca Lotti- Sappiamo bene che l'educazione ai valori sani nasce e cresce nelle aule di scuola, nelle palestre e nei campi da gioco, se restano luoghi positivi di aggregazione, senza barriere». Ma la strada è lunga. Perchè proprio nelle scuole lo sport spesso latita e ancora non fa curriculum: «Molte scuole non hanno le strutture- spiega l'assessore all'istruzione della Regione Lombardia Valentina Aprea- M ora finalmente qualcosa sta cambiando. Con Letizia Moratti ministro sono nati i licei sportivi. Si fa fatica perchè le strutture costano ma ora ci sono ed è un passo avanti...»

ARuz

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