Cronaca locale

C'è piazza Fontana. Si ferma Milano (ma non i violenti)

Silenzio e fasce tricolore per ricordare la strage. Blitz di anarchici e centri sociali contro le banche

C'è piazza Fontana. Si ferma Milano (ma non i violenti)

Milano ricorda Piazza Fontana. Con il silenzio e le fasce tricolore, con i gonfaloni e i richiami alla conciliazione contro tutti i terrorismi. Ma pochi metri più in là volano i fumogeni e manifestanti incappucciati imbrattano le facciate delle banche. La città del 12 dicembre è sdoppiata. Non è un caso se i due cortei non si incontrano. Quello ufficiale, con le autorità e il sindaco Giuliano Pisapia in testa, parte da piazza della Scala e arriva nel luogo della strage di 46 anni fa in tempo per commemorare l'esatto momento dell'esplosione: le 16.37. Quello «contro», più nutrito (circa 400 persone), viene tenuto a distanza fino a quando, intorno alle 17.30, i discorsi di Pisapia e dei rappresentanti dei parenti delle vittime, della Uil, dell'Anpi e del Comitato permanente antifascista sono finiti. Gli anarchici sfilano per «Ricordare le stragi di ieri, fermare le guerre di oggi». Partono da porta Venezia e arrivano davanti alle targhe per Giuseppe Pinelli. Non si incontrano, per ora, neppure il prefetto Alessandro Marangoni e Claudia e Silvia, le figlie dell'anarchico morto tragicamente in Questura tre giorni dopo la strage. Il primo in piazza accanto al sindaco, le seconde arrivate con il corteo anarchico. Anche se durante la cerimonia tutti ricorderanno Pinelli insieme alle altre 17 vittime.

Insieme a sindaco e prefetto ci sono, tra gli altri, Susanna Camusso, il vicesindaco Francesca Balzani, il presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo, l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, l'assessore regionale all'Istruzione Valentina Aprea, il presidente di Italia unica Corrado Passera. «Milano non si stanca di alzare la sua voce unitaria e libera contro il terrorismo e ogni forma di violenza - ha detto Pisapia dopo aver partecipato alla deposizione delle corone davanti alla Banca nazionale dell'Agricoltura -. Non dimenticheremo mai la strage di Piazza Fontana - aveva scritto sul proprio profilo Facebook -. Non dimenticheremo mai le 17 vittime del terrore stragista di estrema destra. Non dimenticheremo mai Giuseppe Pinelli». Susanna Camusso ha invitato a «ricordare e continuare a cercare la verità e mantenere viva la democrazia». E ha risposto alle domande sulle divisioni nel centrosinistra milanese: «Bisogna lavorare per arrivare a un'ipotesi unitaria, nello spirito dell'esperienza positiva di questa ella giunta». Il controcorteo lascia sul terreno fumogeni e pozze di vernice. Agli anarchici si aggiungono alcuni manifestanti turchi, con bandiere curde, e contro il consolato di via Larga partono oggetti vari e ortaggi. Il palazzo è protetto da una barriera di transenne. Lanci di fumogeni e vernice anche contro alcune banche, come la Banca Etruria di via Mazzini. Sfilano collettivi e centri sociali. Lo striscione del Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa recita «Piazza Fontana strage di Stato. Valpreda innocente, Pinelli assassinato». Oltre alle bandiere curde con l'immagine di Ocalan e a quelle nere degli anarchici ci sono vessilli palestinesi e con falce e martello. Sulla targa del Comune per Pinelli la parola «morto» è stata «corretta» in ucciso».

Massiccia la presenza delle forze dell'ordine e nessun incidente.

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