Cronaca locale

Una caccia ai tesori della Lombardia

Per tutto il weekend aperture straordinarie di 162 siti, tra ville e palazzi storici

Usciamo, è primavera. Ed è la stagione in cui l'arte va meglio d'accordo con la grande bellezza italiana di paesaggio e natura, di sapore e gusto. Le Giornate del Fai, oggi e domani, sono il solstizio di ogni gita fuori porta e quest'anno festeggiano le nozze d'argento, regalando, per i primi 25 anni di attività, ancora più opportunità. Sì, perché ci sono i luoghi blockbuster, quelli da tutto esaurito con ogni meteo, ma anche piccoli segreti che diversamente è impossibile pensare di poter visitare. Pensi a Villa Balbianello a Lenno o villa Reale a Monza, al monastero di Torba a Gornate Olona o alle grandi ville delizia lombarda o magari all'archivio della Ca' Granda che quest'anno permetterà di ammirare srotolato, dopo secoli, un papiro egizio del 1300 a.C lungo 7 metri. Luoghi del cuore che non hanno bisogno di presentazione. Ma il Fai sa andare oltre, arrivando lassù a quella piccola cappella di montagna per cui è impossibile trovare un custode o a quella collegiata che il tempo ha troppo offeso. Sono 400 le località d'Italia ad aprire i battenti in un migliaio di siti nel fine settimana, grazie all'impegno di 7.500 volontari e 35.000 «apprendisti Cicerone», di cui 130 in lingua straniera con buona pace delle ultime polemiche con le altrettanto fondamentali guide turistiche del Belpaese. La Lombardia può contare su 162 beni aperti, 25 solo a Milano. L'ingresso libero o su prenotazione prevede un piccolo contributo dai 2 ai 5 euro (altre donazioni fino al 3 aprile con sms 45517). Info www.giornatefai.it o 02 467 615 366.

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