Cronaca locale

Cadaveri come sculture L'anatomia fa spettacolo

Quando l'anatomia fa spettacolo. Benvenuti al fantasmagorico circo dello scienziato (alchimista?) Gunther von Hagens, un nome gotico che pare proprio uscito da un poema dello Sturm und Drang. E malgrado i suoi corpi-sculture più veri del vero abbiano già fatto mezzo giro del mondo registrando oltre 34 milioni di spettatori, il miracolo della “plastinazione“ con cui è riuscito a congelare muscoli, organi e apparati di donatori in punto di morte continua a stupire e a suscitare scalpore. Ieri il teatro delle sue creazioni è stato la Fabbrica del Vapore di via Procaccini, dove agli occhi del pubblico si è presentata una vera e propria sfilata di organismi umani così come non si erano mai visti prima, ad eccezione dei modelli sintetici utilizzati nelle aule di medicina. Quelli in mostra, però, erano corpi veri, spesso in pose ai limiti del grottesco, ma al cui cospetto impallidirebbe qualsiasi esposizione di body-art. Merito (o colpa a seconda delle opinioni) di una tecnica messa a punto dall'originale scienziato nei laboratori dell'Università di Heidelberg: la “plastinazione“, appunto, che concerne nella sostituzione di tutti i fluidi corporei e i grassi solubili che determinano la decoposizione con particolari resine. Il risultato di questa moderna imbalsamazione è la messa a nudo dell'interno del corpo umano, scuoiato e dissezionato, e la possibilità di osservarne la reale anatomia, compreso il confronto tra organi sani e patologici. Lo straordinario risultato è stato possibile dopo circa 30 anni di ricerche e grazie a un programma di donazione dei corpi curato dal German Institute for Plastination, che conta più di 13000 donatori registrati, tra cui nove italiani. Tanta scienza, dunque, ma anche spettacolo ed è proprio questo l'aspetto che ha suscitato e continua a susitare polemiche. I cadaveri esposti - perchè di cadaveri si tratta - sono infatti rappresentati in situazioni spesso paradossali ai limiti del buon gusto. Come nel caso del trio di Giocatori di poker, con tanto di carta sotto al tavolo infilata tra alluce e medio, scena ispirata al film Casino Royale 007. Oppure come nel caso del Cavallo impennato con Cavaliere - in cui diventano evidenti le similitudini tra le forme anatomiche, la posizione e le strutture microscopiche degli organi e dei muscoli nell'uomo e nell'animale - o ancora quello del giocatore di basket con tanto di pallone di cuoio. Due «sculture», un feto e un cranio di bambino, sarebbero state rimosse dalle autorità alla vigilia dell'inaugurazione. Un gusto per la spettacolarità che viene giustificata dallo stesso Von Hagen che spiega così la sua mission a metà tra l'assise di anatomia e il museo d'arte contemporanea: «Lo scopo è stato fin dal principio scientifico, ossia la formazione di studenti di medicina" dice. Poi qualcosa è cambiato: l'interesse diffuso ha dimostrato la grande potenzialità divulgativa e di sensibilizzazione dei preparati plastinati, che ha condotto alle esposizioni pubbliche». L'elemento estetico - spiega Von Hagens è insito nel corpo umano esattamente per come è fatto, le pose dinamiche consentono a chi non è medico di comprendere meglio la struttura del corpo, la meraviglia dell'anatomia, il funzionamento degli apparati, la sinergia di muscoli, nervi, organi che è l'essenza della vita. L'intento divulgativo, all'interno della mostra, sarebbe finalizzato anche alla prevenzione e allo studio di malattie sociali oppure a osservare da vicino le conseguenze di uan cattiva nutrizione o di uno stile di vita sbagliato. Il confronto con un polmone sano rapportato a quello quasi nero di un fumatore, potrebbe ad esempio essere di stimolo a smettere con la sigaretta.

Forse.

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