Cronaca locale

Canova: «Corsi in inglese e test di ingresso alla Iulm»

Il nuovo rettore: «Abbiamo la lista d'attesa Valorizziamo il merito e puntiamo sull'estero»

Canova: «Corsi in inglese e test di ingresso alla Iulm»

Un corso magistrale completamente in inglese, test di ingresso dal prossimo anno e nuove borse di studio: sono alcune delle novità introdotte dal neorettore della Iulm, la Libera università di lingue e Comunicazione, Gianni Canova. Professore ordinario di Storia del cinema e Filmologia, già pro rettore vicario, è il primo docente di Cinema chiamato alla guida di un ateneo italiano. Canova sarà un Rettore-professore. Continuerà infatti a insegnare: quest'anno farà un corso su Hitchcock e uno sull'immaginario del potere nel cinema italiano.

Su quello che intende fare Canova ha le idee molto chiare: «Rimettiamo lo studente al centro. Un concetto semplice, che purtroppo non sempre viene messo in pratica. È necessario partire dai percorsi educativi utili a formare i profili professionali di cui il Paese, il mondo del lavoro e le nuove generazioni hanno bisogno». Non si tratta di un semplice slogan, ma di un concetto articolato, a partire dal test di ingresso per iscriversi alle facoltà. «Fino a ora il criterio per accedere era l'ordine di presentazione della domanda, un criterio che non ha senso». Le polemiche sul test di ingresso a medicina? «Vogliamo selezionare al meglio i nostri studenti: il punteggio del test terrà conto delle valutazioni degli ultimi due anni di liceo, del voto di maturità e della conoscenza dell'inglese. La premessa? Il numero delle immatricolazioni è quadruplicato negli ultimi cinque anni e il ministero mette un tetto massimo anche alle università non statali: «Quest'anno abbiamo avuto 1900 iscrizioni, con una lista di attesa di 450 studenti. Il test diventa una scelta obbligata».

Gli studenti fuori sede? Verrà chiusa a breve la trattativa con la Veneranda Fabbrica del Duomo per la ristrutturazione di un edificio sui Navigli che verrà adibito a studentato, mentre si sta lavorando per un'altra area, più periferica.

«Credo sia indispensabile ridare valore alla didattica e interrogarsi su ciò che si insegna in aula. La prima funzione di un docente è di insegnare - spiega Canova - cioè di lasciare un segno. In questo modo si può sperare di ricominciare a formare una nuova classe dirigente capace di rinnovare davvero il Paese». Tra le novità l'apertura dal prossimo anno un corso in Pubbliche relazioni interamente in inglese da 150 posti, che aggiungono ai 650 posti del corso in italiano.

Tra i punti del programma del rettore, che rimarrà in carica 6 anni per un unico mandato, nuovi posti di ricercatore e assegni di ricerca per i giovani strettamente collegati alle necessità delle Facoltà e dei corsi di Laurea. A proposito di ricercatori Canova ha rinnovato la governance dell'ateneo nominando tre ricercatori come delegati e otto donne su tredici componenti. «Non si tratta di quote rose, sia ben chiaro - spiega il rettore - ma solo della volontà di rendere identico l'accesso alla carriera universitaria a donne e uomini solamente in base ai meriti senza alcuna discriminazione».

Infine verrà tagliata del 20 per cento la retta per chi si diploma con il massimo dei voti.

A brevissimo verrà lanciata anche la «borsa di studio sospesa»: «Ai nostri laureati, molti dei quali oggi occupano buone posizioni dirigenziali chiederemo di finanziare borse di studio con il loro nome, con l'impegno, per chi le vince, di fare lo stesso una volta terminato il percorso di studio».

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