Elezioni Regionali 2018

"Capelli sarà candidato". Guerra centristi-sinistra sugli ex formigoniani

Il capogruppo di Ncd in pista alle Regionali? Giallo sulla lista ma l'ipotesi fa tremare Gori

"Capelli sarà candidato". Guerra centristi-sinistra sugli ex formigoniani

Centristi, il caso è riaperto. Mentre mezza coalizione riteneva di averlo disinnescato, il problema degli «ex» potrebbe ripresentarsi proprio all'ultimo giro, praticamente alla vigilia delle scadenze previste per la presentazione delle liste.

Il capogruppo regionale e coordinatore di «Civica popolari» Angelo Capelli potrebbe essere candidato (anche) in Regione, oltre che alle Politiche. Il diretto interessato non commenta, ma dal suo entourage fanno presente e confermano che una sua corsa per il Pirellone è un'ipotesi molto concreta, legata anche alla visibilità che Capelli ha ottenuto in questi anni soprattutto sul fronte sanità, come vice presidente della commissione e come relatore della riforma in Consiglio. Proprio questa visibilità politica, specularmente, era il problema per Pd e Lombardia progressista, gli ex pisapiani che a Milano e in Regione sono alleati col Pd. Il Pd, Gori e questa «sinistra per Gori», infatti, vorrebbero sì alleati centristi, ma non troppo esposti in questi anni. E Capelli, oltre a essere stato presidente di un gruppo di maggioranza per l'intera legislatura, è un molto connotato politicamente. Area Cl, fino alla spaccatura di Ncd è sempre stato un avversario storico del Pd e non ha mai fatto niente per nasconderlo, basti pensare che solo ad agosto il Corriere riportava questa dichiarazione su Gori: «L'ho incrociato qualche volta - diceva Capelli - e mi dicono che stia studiando molto il modello di Formigoni. Si sta applicando e questa sua capacità di lavoro non va sottovalutata». E il titolo così recitava: «Capelli su Gori: bene il plauso a Formigoni, ma noi siamo con Maroni».

Il caso a sinistra era stato risolto con una bella promozione di Capelli, candidato alle Politiche nel collegio di Rozzano (oltre che nel listino di partito dopo la stessa Lorenzin). Una soluzione per tenere in piedi l'alleanza. Gori aveva potuto spiegare che quel «pezzo dei civici popolari» nella sua alleanza poteva starci, e che in fondo Capelli la riforma non l'aveva poi così condivisa. E «Lombardia progressista», dopo un incontro chiarificatore, poteva (mal)sopportare il tutto con la segreta (neanche tanto) speranza che la lista, i centristi, alla fine non l'avrebbero neanche presentata.

I «civici popolari» invece, adesso non solo la lista intendono presentarla - ed essendo gruppo in Regione possono farlo senza l'incombenza delle firme - ma continuano a confermare che Capelli potrebbe essere in campo.

Pura pretattica? Forse un braccio di ferro? Il giallo si chiarirà presto, ma certo ora si aggiunge ad altri casi simili visti per le candidature alle Politiche, come quella nel collegio uninominale di Mantova (in quota Lorenzin) di Paolo Alli, che è stato a lungo uno strettissimo collaboratore dell'ex governatore Roberto Formigoni, o come quella (nel listino di Varese) di Maurizio Bernardo, altro ex Ncd.

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