Cronaca locale

Una casa per le musiche del futuro

Alla Fabbrica del Vapore ora «abitano» gruppi di ricerca. Un concerto il 31 ottobre

Luca Pavanel

È nato un nuovo polo per la musica contemporanea. No, non siamo a New York o a Parigi, nemmeno a Londra oppure a Berlino. Ma in una Milano che oggi in quanto a iniziative culturali spesso ha ben poco da invidiare alle altre grandi capitali europee. Il neonato centro in questione si chiama Contemporary music hub e la sua «casa» è all'interno della Fabbrica del Vapore, in zona Monumentale. La dimora musicale appena inaugurata ospita quattro gruppi-formazioni artistiche che si dedicano alla produzione di concerti utilizzando linguaggi all'avanguardia. Per intenderci, musicisti-pionieri. Che hanno già organizzato una mini-rassegna: prossimo concerto il 31 ottobre.

A questo punto si può cominciare a fare qualche paragone.

In primis dando un'occhiata ai centri nel vecchio continente. Ecco a Parigi l'arcinoto Ircam, fondato dal compianto compositore Pierre Boulez; poi, sempre in Francia - anch'esso vicino alla capitale - il polo di Royaumont. E ancora la tedesca Iema a Francoforte e Gaudeamus in quel di Utrecht, in Olanda. E da sabato scorso, appunto - fatte ovviamente le dovute proporzioni (nel senso che l'accostamento avviene con realtà storiche e molto avanzate) - il giovane Music hub. Già, giovane ma non troppo. Perché a dire il vero l'idea, il progetto in questione è nato circa tre anni or sono, anni che sono serviti anche a meditare e a perfezionare l'idea. Le stagioni sono passate, per certi versi non invano, nel senso che sono stati realizzati eventi, dulcis in fundo una giornata al Teatro Arsenale. Poi l'ultimo passo, con l'apertura appunto della «casa comune». E orizzonti più larghi: non solo «rete», ma anche luogo artistico, scientifico, didattico, divulgativo e attrattivo per la città.

«Avere una sede - spiegano gli inquilini dell'Hub - significa poter produrre progetti condivisi, poter comunicare insieme l'impegno per la diffusione e la cultura contemporanea». Detto e fatto: è stato subito lanciato un breve ciclo di appuntamenti denominato Four Sketches, quattro date in tutto dove ogni soggetto coinvolto dice la sua. Si è partiti sabato 21 con il concerto a cura del Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli, alle prese con Per Divertimento-Variazioni sulle Variazioni Diabelli di Beethoven. La seconda data è stata fissata per martedì prossimo.

Sarà il turno di un'altra associazione, ovvero Mdi Ensemble che proporrà l'incontro-concerto Tra parole e suoni: due gli ospiti internazionali chiamati, Chaya Czernowin (autrice israeliana) e il tedesco Robert HP Platz. Terza programmazione a cura di Agon (17 novembre). E infine I segni del suono a cura di Mmt Creative Lab organizzato per il 24 novembre: ci sarà un laboratorio al mattino alle 10.30 e un momento «performativo» alle ore 18. Per concludere una piccola incursione nel passato.

Qualche anno fa, in occasione del primo lancio del progetto - allora si parlava di condivisione di spazi e spese - c'erano anche altri soggetti importanti della scena milanese, insieme a quelli attuali, Sentieri Selvaggi e RepertorioZero. Che nel nuovo organigramma non compaiono.

Dunque quella del Music Hub 2017 si può considerare una (ri)partenza stavolta, però con tanto di «casa consolidata». Che sia la volta buona!

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