Cronaca locale

In centro a 30 all'ora, solo settantuno strade si salvano dal limite

Il Municipio 1 vota l'elenco delle vie escluse. E chiede più spazio ai pedoni in Montenapo

In centro a 30 all'ora, solo settantuno strade si salvano dal limite

Limite dei 30 all'ora in tutto il centro, escluse 71 strade. La Commissione mobilità del Municipio 1 ha pronto il piano per rallentare il traffico in tutta la zona, a breve sarà approvato in consiglio. Chiede al Comune di «istituire una Zona 30 si tutto il territorio del centro, con la sola esclusione degli assi di penetrazione viaria radiale (periferia-centro e viceversa) nonchè circolare». Tra le strade escluse vengono citate via Carducci, De Amicis, Molino delle Armi, Visconti di Modrone, Senato o Foro Bonaparte nella Cerchia dei Navigli, Papiniano, Gian Galeazzo, Bastioni di Porta Volta, Col di Lana o Coni Zugna nella Cerchia dei Bastioni e Vincenzo Monti, Magenta, Genova, Correnti, Bramante, Canonica tra gli assi di penetrazione. Un elenco di settantuno strade mediamente o ad alto scorrimento dove il divieto di superare i 30 all'ora rischierebbe di mandare il traffico nel caos. Tant'è, nella delibera messa a punto due giorni fa in Commissione si specifica che «la moderazione della velocità rende la circolazione più sicura in primis per pedoni e ciclisti ma anche per gli automobilisti», contribuisce «ad una riduzione del traffico sull'area interessata» e «alla riduzione degli inquinanti». Il consigliere del centrodestra Filippo Jarach che fa parte della Commissione dopo aver integrato alcune strade nell'elenco fa sapere che è pronto a votare a favore del piano.

E il Consiglio del Municipio 1 (senza i voti di Forza Italia, Lega e Milano Popolare) ha votato lunedì scorso i progetti che il Comune dovrebbe inserire nel piano triennale delle opere pubbliche per il 2020, con il bollino quindi di «alta priorità». Spiccano la limitazione della velocità e la protezione degli attraversamenti pedonali in viale Papiniano, il riordino dell'ambito Dante-Cordusio-Orefici-Torino con interventi di «pedonalizzazione diffusa», il riordino di marciapiedi e incroci nelle vie intorno a Sarpi, la trasformazione di via Montenapoleone e vie limitrofe in «area a prevalenza pedonale», l'utilizzo del casello di Piazza Baiamonti (affidato fino a maggio agli Alpini per il raduno del centenario) in un centro giovani, la creazione di nuovi bagni pubblici vicino alle fermate Atm delle linee notturne e nei parchi, il restauro dei caselli di piazza Principessa Clotilde.

In centro, ma non solo, c'è stata l'anno scorso una forte ripresa degli investimenti edilizi, l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran ha presentato ieri in Commissione Bilancio gli incassi degli oneri di urbanizzazione realizzati nel 2018: dopo un fase crescente dal 2006 al 2010, dall'anno successivo c'era stata una costante decrescita ma nel 2018 Palazzo Marino ha registrato quasi 99 milioni di introiti, quasi il doppio rispetto al 2017. Quest'anno la previsione è di 88,5 milioni, di cui oltre 13 già incassati da gennaio.

Maran ha sottolineato che la riorganizzazione interna dello Sportello unico edilizia ha velocizzato anche le pratiche.

Commenti