Cronaca locale

Il centrodestra fa le barricate E Gori adesso si «attacca al tram»

La Regione al sindaco: senza noi avrebbe aumentato da anni Il candidato Pd ora dovrà giustificare agli elettori la stangata

Come si dice a Milano, adesso Giorgio Gori «s'attacca al tram». Il candidato del Pd in Regione avrà tre mesi di campagna elettorale per spiegare ai cittadini e ai pendolari che usano i mezzi Atm - e votano in Lombardia - che con lui alla guida del Pirellone si eviterebbe la stangata. L'annuncio ieri del sindaco è un danno d'immagine per Gori. «Ci siamo sentiti, gli ho spiegato le logiche del Bilancio di previsione» ha riferito Beppe Sala. Sottinteso: i conti vanno votati entro il 28 febbraio e non si poteva tenere la manovra nascosta fino alle urne. «Mi aspetto che anche lui prenda posizione, non è corretto che chi aumenta le infrastrutture non sia aiutato di più, la ripartizione dei fondi del governo alla Regione è ferma al chilometraggio di 10 anni fa, Maroni doveva farsi sentire a Roma». Ma l'assessore regionale all'Economia Massimo Garavaglia gli risponde che ha «suonato al campanello sbagliato. Facciamo presente che la Lombardia riceve dallo Stato, per il Trasporto pubblico locale, poco più di 800 milioni ma investe per questo servizio oltre 1,2 miliardi, cioè lo aumenta del 50% con risorse proprie. Poche Regioni incrementano i fondi nazionali per il Tpl e nessuna in misura così importante. Senza il nostro aiuto il biglietto del metro sarebbe sopra i 2 euro da anni». Chiede invece a Sala «come mai il Governo sostenuto dal suo partito non aggiorni i costi standard, relativi ai chilometri e ai passeggeri, con cui viene ripartito il fondo nazionale. Alla Lombardia verrebbero 400 milioni in piu». Gori garantisce «fin da ora» il suo «impegno in Regione per avere più risorse». In bocca al lupo, semmai dovesse vincere un governo di sinistra sappia che ha ascoltato poco i sindaci «amici» Pisapia e Sala.

La manovra dovrà passare in consiglio e centrodestra e 5 Stelle annunciano battaglia. «La sinistra delle tasse continua a colpire i milanesi più deboli, in difficoltà economica - attacca il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi -. Con questa scelta si disincentiva l'utilizzo dei mezzi pubblici e si aumenta l'inquinamento. La maggioranza andrà a sbattere contro un muro in aula, il Pd si prepari perché siamo pronti a bloccare i lavori». Portare il biglietto a due euro, si allinea la consigliera azzurra Silvia Sardone, «è totalmente inaccettabile ma purtroppo non sorprende: già Pisapia lo aveva aumentato, Sala non fa che confermare la tendenza della sinistra a spremere i milanesi». E «non si capisce perchè venga aumentato il biglietto Atm quando il servizio non è migliorato e l'evasione, soprattutto sui mezzi di superficie e soprattutto da parte di stranieri, non viene combattuta». Alessandro De Chirico (Fi) pubblica su Facebook l'attesa alla fermata di Assago, ieri alle ore 16.26: era di 17 minuti. «Qualcuno avvisi Sala che prima di aumentare le tariffe bisogna migliorare il servizio» contesta. E promettono battaglia anche i 5 Stelle. «E poi - ironizza il capogruppo Simone Sollazzo - Sala ha il coraggio di partecipare ai summit sull'ambiente? É così che intende incentivare l'uso dei mezzi? Ci opporremo in aula con tutte le forze».

ChiCa

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