Cronaca locale

La champions 2016 diventa un match di boxe

La champions 2016 diventa un match di boxe

Ci crede solo il Comune. L'Uefa in prima fila, seguita da molti altri, ha dei dubbi sulla possibile assegnazione della finale di Champions League 2016 a Milano. I tempi stringono: entro il 27 va consegnato il documento definitivo che attesta la compatibilità del Meazza con i paramtri europei. Da Palazzo Marino hanno fatto sapere che per essere pronti ci saranno opere per 22,5 milioni di euro. In sintesi, saranno impiegati per togliere le barriere in vetro tra i vari settori e aprire molti più spazi dedicati ai servizi, con bagni ristutturati, al secondo anello e ampliare la tribuna d'onore.

Intanto si è aggiunto un altro intervento per spronare il Comune, dopo quello del direttore generale della Federcalcio Antonello Valentini: «Ha veramente dell'incredibile che Milano possa rischiare di perdere la finale della Champions League perchè in tutti questi anni il Comune non ha provveduto agli adeguamenti che l'Uefa aveva chiesto per poter concedere la finale della massima competizione calcistica europea - ha attaccato Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport - perdere anche la Champions League sarebbe una vera beffa, quando abbiamo proposto le Olimpiadi ci hanno risposto che avremmo avuto l'Europeo dopo Expo, poi l'Europeo è andato a Roma e a quel punto ci spiegarono che nel 2016 avremmo avuto la Champions. Ora rischiamo di perdere anche quella. La Lombardia non merita tutto ciò». «Questa vicenda - conclude l'assessore - dimostra come l'idea del presidente Roberto Maroni di realizzare un grande impianto sportivo sull'area Expo sia assolutamente logica e funzionale per ospitare le grandi competizioni: non possiamo rinunciare a queste manifestazioni solo per l'inefficienza nel gestire gli impianti sportivi».

La risposta è arrivata da Chiara Bisconti, assessore allo Sport e tempo libero: ci sono «sensibili differenze» tra quanto sta facendo il Comune per portare la finale di Champions a Milano nel 2016 e la Regione che «si limita a parlare e a creare allarmismi inutili». «Mentre la Regione si limita a mandare comunicati - continua l'assessore in una nota di palazzo Marino - noi lavoriamo fianco a fianco con la Uefa e tutti gli altri partner per raggiungere l'unico obiettivo che ci sta a cuore: portare la finale di Champions a Milano nel 2016. È facile parlare, come fa l'assessore regionale allo Sport, ma noi siamo al lavoro da mesi e siamo pronti. La Uefa cercava solo rassicurazioni, come è corretto che faccia alla vigilia di un'occasione così importante». Sarà, ma la giunta ha dovuto anticipare 3,5 milioni per dare un'accelerata. Intanto il nuovo store e il nuovo museo saranno inaugurati a dicembre.

Se il 18 settembre l'Uefa dirà sì, forse partiranno anche gli altri.

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