Ci sono un po' di domande dopo l'incredibile e violento assedio dei centri sociali alla casa del presidente del Municipio 7 Marco Bestetti e della sua famiglia. Anche perché quei «bravi ragazzi» rossi, ieri hanno aggredito il segretario della Lega Matteo Salvini colpevole di voler volantinare al Giambellino per il referendum. Proviamo a metterne qualcuna in fila.
Primo. Chi si prende ora l'impegno di spiegare ai violenti rossi con le buone (o magari finalmente anche con le cattive) che impedire con la forza a qualcuno di parlare è un reato? E pure grave?
Secondo. Visto che i reati sono stati commessi e sono ampiamente documentati che intenzioni hanno prefetto, questore e magistrati? Pensano di procedere o di limitarsi al solito buffetto a questi monellini? Anche perché per chi il 25 aprile è andato semplicemente a pregare i suoi morti al cimitero, i fascicoli del tribunale si sono aperti.
Terzo. Per molto meno come lo striscione srotolato (sia chiaro, sbagliando) da Casa Pound in Comune, il sindaco Sala è stato dotato di scorta. Avrà lo stesso diritto anche il presidente Bestetti oggetto di minacce ben più gravi?
Quarto. Che ne pensano i grandi giornali, visto che Corriere della Sera e Repubblica non hanno dedicato nemmeno una riga all'aggressione? Perché se dei violenti che aggrediscono un rappresentante delle istituzioni terrorizzando la sua famiglia non sono notizia, allora forse vanno riscritti i manuali di giornalismo. A meno che in certe redazioni non siano ritornati gli eskimo e aggredire un forzista non sia più reato. Così si sa dove si comincia, non dove si finisce.
Quinto. Bene la condanna del sindaco Sala, anche se averci messo 36 ore non tranquillizza sul suo equilibrio nell'interpretare un ruolo istituzionale. Ma perché affidarla a una profilo Facebook (e dunque privato) anziché a un comunicato ufficiale su carta del Comune? È cattiveria dire che la toppa è peggio del buco. Mal consigliato.
Sesto. Cosa farà Sala quando i centri sociali si presenteranno in Comune per chiedere spazi (ovviamente gratis)? Speriamo chiami la polizia per chieder loro conto delle aggressioni a Bestetti e Salvini. Ci auguriamo, ma non ci scommettiamo visto che nella sua anticamera e nei banchi del consiglio sono in tanti a intendersela con quei violenti.
Non facciamo i nomi solo perché, a differenza della sinistra e dei giornali di sinistra, non ci piacciono le liste di proscrizione.