Cronaca locale

Cinema, musica, teatro. "Un campus delle arti stile Saranno Famosi"

La presidente di "Fondazione Milano": accorpare le scuole civiche allo scalo Farini

Cinema, musica, teatro. "Un campus delle arti stile Saranno Famosi"

Un campus delle arti e dello spettacolo sullo stile di «Saranno Famosi», un'altra mossa per attrarre attenzione (anche) dall'estero. Marilena Adamo era presente alla firma dell'accordo tra il Comune e l'Accademia di Brera giorni fa, siglava quel piano che porterà a inaugurare già a novembre i primi corsi di scultura nella «Brera bis» all'ex scalo Farini, una sede temporanea che diventerà definitiva quando il recupero dello scalo ferroviario entrerà nel vivo. Adamo è la presidente della Fondazione Milano-Scuole civiche, l'ente che dal 2000 forma per conto del Comune professionisti nelle diverse discipline dello spettacolo (musica, teatro, cinema e televisione, traduzione, interpretariato). Era seduta in platea, ma pensa che il piano che coltiva da tempo di accorpare le scuole civiche oggi sparse dal Forlanini a zona Testi debba decollare ora o mai più, e integrarsi al polo di Brera. Comune e Fs lanceranno entro l'estate la gara per il masterplan dello scalo. Brera bis è già un punto fisso sulla mappa. Ma «visto che già ora collaboriamo con l'Accademia, sarebbe l'occasione per realizzare un grande polo delle arti e dello spettacolo». Adamo ha già proposto il piano al sindaco Beppe Sala e all'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran. Il nodo ovviamente sono i fondi. Ma «accorpare le scuole permetterebbe di liberare e mettere a reddito le sedi sparse e di risparmiare sui costi di gestione. Peraltro una realtà di questo tipo, con oltre tremila studenti, avrebbe bisogno di servizi di ristorazione. Il Comune potrebbe coinvolgere sponsor privati».
In via Stilicone, alle spalle del cimitero Monumentale e dello scalo Farini, c'è già Villa Simonetta, sede della Civica Scuola di Musica intitolata al maestro Claudio Abbado e diretta da Andrea Melis. Conta 1.300 iscritti, quasi un terzo del totale. L'idea è di realizzare ex novo o recuperare vicino alla Villa del '600 («che a questo punto potrebbe essere finalmente valorizzata e inserita nei circuiti turistici, abbiamo già presentato a Fs il progetto per ripristinare gli antichi giardini e realizzare una pensilina verde che colleghi la Villa a Farini dando vita a un percorso della musica») uno spazio per gli altri duemila studenti e un auditorium. La Scuola di cinema dedicata un anno fa a Luchino Visconti si trova all'interno delle Manifatture Tabacchi, in via Testi, quella per Interpreti e traduttori in zona Darsena, la Scuola di teatro Paolo Grassi in via Salasco, zona Bocconi, i corsi di jazz (collegati alla Scuola Abbado) diretti da Enrico Intra condividono la sede con il Centro di educazione musicale in via Decorati al Valor Civile in zona Forlanini. Dal '99 un decreto del Miur promuove il progetto del «Politecnico delle arti», invitando accademie e conservatori a integrare i percorsi e realizzare una formazione multidisciplinare. Milano è tra le poche città a gestire da sè scuole di cinema, teatro e musica che rilasciano titoli specialistici. «Accorpando i corsi in un unica spazio su quell'area potremmo offrire un'esperienza bellissima ai ragazzi - afferma Adamo - e ci metteremmo al livello di altre capitali internazionali. Offriamo già progetti integrati, come cinema e interpreti per la sottotitolazione dei film, o musica e cinema. Per trovare lavoro nel mondo delle produzioni servono figure più flessibili.

Contare su un unico campus sarebbe la svolta».

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