Cronaca locale

"Un codice antifurto per le biciclette e consegne più sicure"

Sala propone la «targa» per ritrovare i mezzi Poi «bacchetta» le società di pasti a domicilio

"Un codice antifurto per le biciclette e consegne più sicure"

Un «codice antifurto» sulle biciclette e un tavolo con le principali società di consegna dei pasti a domicilio per evitare incidenti con protagonisti i biker. Lavorano a cottimo e pedalano spesso contromano o a tutta velocità sui marciapiedi per accorciare la strada tra un ristorante e l'indirizzo dell'ordinazione. Nella sua veste di assessore ad interim alla Sicurezza (dopo le dimissioni di Carmela Rozza, candidata col Pd in Regione), il sindaco Beppe Sala affronta il tema bici su Facebook. «Devo innanzitutto dare atto ai consiglieri del Movimento 5 Stelle - ha ammesso ieri nel suo intervento - di essere stati i primi a proporre un registro delle due ruote. Un tema quanto mai attuale visto l'alto numero di furti che purtroppo avvengono in città». Sala ha approfondito la questione con il comandante dei vigili Marco Ciacci. «Stiamo studiando - riferisce - la possibilità di chiedere ai cittadini di far applicare volontariamente sulle bici un Qr Code in modo che per la polizia locale sia più facile identificare i mezzi rubati». Nel corso del 2017 i ghisa hanno recuperato 184 bici rubate, in tredici casi i ladri sono stati colti in flagranza e i mezzi subito restituiti ai legittimi proprietari otto persone sono state arrestate e altre quarantadue denunciate a piede libero. Ma il fenomeno è larghissimo, solo nei giorni scorsi sono state scoperte 175 bici rubate nascoste sul tetto di un capannone. Il sito thesubmarine.it, attingendo ai post pubblicati sul gruppo Facebook «Bici rubate a Milano, segnalazioni e avvistamenti» tra il 2015 e il 2017 ha addirittura elaborato una mappa del rischio: le zone più colpite risultano i Navigli, Città Studi, il quartiere Isola e in particolare la stazione Garibaldi, zona Solari, Porta Romana e l'area tra Porta Venezia e viale Argonne.

L'altra questione critica sono appunto le consegne a domicilio. A tutte le ore si vedono sfrecciare in bici o a bordo di scooter i ragazzi con le pettorine e i contenitori termici di Foodora, Deliveroo, Just Eat, UberEats, Giovo (tanto per citare le aziende più diffuse). «È positivo - premette Sala - che si stia sviluppando la consegna a domicilio su due ruote. Non bisogna però dimenticarsi della sicurezza. Per questo ho chiesto che vengano convocati i rappresentanti delle principali società del settore, per sensibilizzarli sulle maggiori criticità (luci spesso mancanti, guida contromano etc) e chiedere un loro attivo intervento».

I biker guadagnano tra i 5 e gli 11 euro lordi all'ora, la paga dipende dal numero dei pasti consegnati e biker ovviamente corrono il più possibile per raggiungere la meta e passare a quella successiva. Per fare in fretta rischiano di cadere e infortunarsi o di scontrarsi con pedoni, moto, auto. I casi purtroppo sono già molto frequenti.

Deliveroo proprio due giorni fa ha lanciato una maxi campagna di reclutamento in tutta Italia, precisando che l'azienda consegna agli addetti un kit che comprende luci di posizione e due assicurazioni gratuite per coprire danni a sé stessi e responsabilità personali in caso di incidente, e per eventuali danni a terzi.

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