Colombo striglia Sala su M4 e periferie

(...) fa riferimento al periodo settembre 2017-primo semestre 2018. Sulle periferie, è scritto, «la strada da percorrere è ancora molto lunga e faticosa». Il comitato «suggerisce una riflessione» sull'assenza di un assessorato dedicato, lo chiese a inizio mandato il segretario Pd Pietro Bussolati, ma Beppe Sala chiuse la porta. «Non è di poco conto la predisposizione di un Piano Periferie - osserva Colombo - a testimonianza di un percorso che si è intrapreso ma che andrebbe anche meglio comunicato». Pure sulla gestione del patrimonio immobiliare il Comitato affonda: «Non si è distinta per innovatività o proficuità operativa. Si suggerisce di valutare l'opportunità di emanare direttive e prendere ulteriori misure che servano a modificare sostanzialmente l'operatività nel settore». Un focus sul centro sportivo Saini che ha bisogno di forti ristrutturazioni e genera perdite per 900mila euro. «Potrebbe rappresentare un fiore all'occhiello ma al di là delle dichiarazioni che si leggono periodicamente sulla stampa, senza un deciso e immediato intervento andrà in lento declino strutturale» e «le responsabilità non possono che far capo, almeno in prima battuta, a chi politicamente è investito delle deleghe». Avviso all'assessore allo Sport Roberta Guaineri. Duro sulla «pessima abitudine» anche a Milano di «non concludere un'opera pubblica» nei tempi aprendo la strada «ad aumenti di spesa motivati da varianti e riserve», il tema sono ritardi ed extra costi della M4. La procedura transattiva «motivata dall'urgenza» è avvenuta «nell'imminenza del cambio del dg e informando il Comitato all'ultimo. Sui cda delle Partecipate raccomanda una modifica del Regolamento che escluda a presidenti e dg «di ricoprire dopo 2 mandati la carica nella stessa o altre società per evitare, mutuando una felice espressione del prof Guido Rossi, la proliferazione di municipal gigolò». Forse un alt al «triplete» di Davide Corritore in Mm o Pietro Modiano in Sea.

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