Cronaca locale

Coltelli e colpi di karate Rapina da film al sushi bar di Segrate

I due malviventi hanno sparato, ma contro i gestori cinesi hanno avuto la peggio: presi

Coltelli e colpi di karate Rapina da film al sushi bar di Segrate

Una sparatoria in un locale per fortuna quasi vuoto, una persona colpita da tre colpi ma sopravvissuta, i titolari che si difendono dai rapinatori con coltelli da sushi e mosse di arti marziali. La scena ripresa dalle telecamere di sorveglianza è da film d'azione, ma è tutto successo veramente. Siamo a Segrate, poco dopo le 23 di domenica. Lo scontro è finito con i malviventi che hanno avuto la peggio, feriti in ospedale e arrestati.
I rapinatori, due pregiudicati italiani di 38 e 41 anni, sono entrati nel bar tabacchi e ristorante di sushi «Fuel Cafè» di via Cassanese 177 a fine serata. Erano armati e travisati con parrucche e grossi occhiali da sci. Impugnavano una pistola calibro 22 e una penna pistola, un congegno rudimentale che permette di sparare un solo colpo. Hanno spintonato il titolare del locale, un cinese di 35 anni, lo hanno trascinato dietro il bancone e si sono fatti consegnare la valigetta con l'incasso del giorno, circa 3mila euro. A quel punto però il rapinato e un dipendente del locale, anche lui 30enne cinese, hanno reagito con in pugno grossi coltelli da sushi.
Il rapinatore più anziano è stato colpito da un fendente al petto, l'altro è stato sorpreso alle spalle e ferito con diverse coltellate. Il 41enne ha a propria volta sparato contro i cinesi, poi lui e il complice sono riusciti a scappare. Nella scena concitata, durata pochi secondi, sono persino tornati indietro a recuperare il bottino. Il titolare del sushi bar è sopravvissuto miracolosamente. È stato infatti raggiunto da distanza ravvicinata da tre proiettili: uno di striscio alla testa, uno non è penetrato nel mento, uno ai glutei. I carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese, guidati dal capitano Antonio Ruotolo, hanno subito fatto partire la caccia all'uomo. Il malvivente ferito al petto non è andato lontano, è stato visto da una donna poche ore dopo il colpo accasciato per strada. È stato soccorso da un'ambulanza e contemporaneamente raggiunto dai militari. È stato portato all'ospedale San Raffaele, lo stesso in cui sono stati medicati i due cinesi. Ha un polmone perforato ed è stato operato, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Il suo complice, ferito in modo meno grave, è riuscito ad arrivare al suo appartamento di Cinisello Balsamo, dove provava a curarsi le lesioni da coltello. Qui è stato rintracciato sempre dai carabinieri. Aveva ancora la pistola e la cassetta con i soldi. È stato quindi accompagnato in ospedale. I due italiani hanno precedenti per droga, armi e rapina. La nuova accusa è di tentato omicidio e rapina aggravata.

Non sono stati presi provvedimenti nei confronti dei due ristoratori cinesi.

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