Cronaca locale

Commedie, balletto e grandi classici «Così il Carcano è tornato a splendere»

Il direttore Fioravante Cozzaglio presenta un cartellone ricco di sorprese

Antonio Bozzo

«Mettersi a passo con i tempi, questo è il significato del lavoro che svolgo, come direttore artistico, in un teatro storico di Milano. Un teatro che ha molte potenzialità, ed è ben presente nel panorama culturale della città». Fioravante Cozzaglio parla con amore del Carcano, sicuro che anche la prossima stagione rispetterà la crescita ottenuta negli ultimi anni: più biglietti, più abbonamenti, consueta attenzione alle scuole, serbatoio del pubblico di domani.

«Un mio giovane collaboratore mi diceva che fino a non molto tempo fa i giovani, se transitavano nella via, preferivano passare sul lato opposto al Carcano: questo teatro dava loro un'idea di polveroso, di vecchio», dice Cozzaglio, aggiungendo «per fortuna non è più così». Non basta un articolo per dar conto, sia pure a larghi tratti, dei molti, e di vario genere, spettacoli che vedremo dall'11 ottobre. Quando si comincia con A night of Kinshasa, di Federico Buffa e Maria Elisabetta Martelli (anche regista), spettacolo sullo storico incontro di boxe Mohammed Alì-George Foreman. Lo sport è uno dei focus intorno ai quali si sintonizza la stagione. «Come abbiamo visto nel festival organizzato dal Ringhiera, lo sport è una forma di spettacolo imparentata con il teatro», sostiene Cozzaglio. Non si può parlare di Carcano, senza citare uno dei punti di forza: la danza italiana contemporanea.

Quattro gli appuntamenti; Carmen del Balletto del Sud (coreografie Fredy Franzutti su musiche di Bizet e altri francesi); Lo schiaccianoci del Balletto di Roma, coreografo Massimiliano Volpini; Ravel Project, con Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta; Rossini Ouvertures, con Spellbound Contemporary Ballet, creato da Mauro Astolfi. E la Compagnia Abbiati soddisferà gli appassionati di teatro musicale con La vedova allegra e Gigi-Innamorarsi a Parigi. Nel settore prosa, vedremo Filumena Marturano, con regia di Liliana Cavani. In scena, Mariangela D'Abbraccio (Filumena) e Geppy Gleijeses.

Poi il Borghese gentiluomo di Molière nella regia di Armando Pugliese, con Emilio Solfrizzi. Grande attesa per Il viaggio di Enea, prodotto con il Teatro di Roma-Teatro Nazionale. La storia ricalca quella dell'autore, Olivier Kemeid, un'avventura dall'Egitto al Canada tra mille difficoltà. Enea è Fausto Russo Alesi, in perfetta sintonia con i temi attualissimi dettati dall'esodo biblico delle migrazioni.

A inizio 2018, arriveranno Marina Massironi e Alessandra Faiella, dirette da Serena Sinigaglia, nel thriller "Rosalyn" di Edoardo Erba. E subito dopo Venere in pelliccia, commedia hard tratta dal libro di Leopold von Sacher-Masoch. Con Sabrina Impacciatore e Valter Malosti, che la dirige. Undici in tutto gli spettacoli di prosa, tra i quali, oltre a quelli già citati, Dio Pluto, tratto da una celebre commedia di Aristofane, riscritta in chiave allegorica. Commedia utile per capire le attuali confusioni economiche e sociali, naturalmente ridendo a crepapelle con Jurij Ferrini e la sua compagnia. È aperta la campagna abbonamenti.

Su www.teatrocarcano.

com tutti gli spettacoli in cartellone.

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