Cronaca locale

La commissione Periferie alle prese col «safari» nella giungla dei quartieri

(...) e di residenti. Ma un programma così ambizioso, scandito da un'agenda fin troppo fitta, si è inevitabilmente scontrato con la concretissima realtà quotidiana. L'assessore municipale Antonio Salinari, dunque, ha registrato che all'incontro del mattino, ieri, era presente un solo municipio su 4 fra quelli amministrati dal centrosinistra. E alla fine, in tarda mattinata, anche il presidente del municipio 4, Paolo Bassi, leghista ineccepibile per correttezza istituzionale, alla fine ha perso la pazienza: «Qui Milano, Municipio 4 - ha scritto - in serena attesa della commissione parlamentare periferie. In ritardo di oltre un'ora. Si sono persi?» ha chiesto, per poi valutare che - se l'intenzione dei commissari era senz'altro buona - la riuscita della missione ha lasciato un po' a desiderare: «Una cosa più di facciata che di sostanza - ha spiegato - come se per vedere il Milan o l'Inter, io mi fermassi sul piazzale di San Siro invece di entrare allo stadio». Il tour insomma è stato poco più di una passeggiata a favore di telecamere e in pieno giorno, giorno di mercato. Gli inevitabili e citati ritardi, poi, hanno costretto a qualche sacrificio. E magari una visita si è trasformata in un passaggio col pullman a velocità ridotta. Stile safari-park- in auto: «Una breve sosta a Rogoredo, una manciata di minuti in piazzale Corvetto e un piccolo tour in pullman sono troppo poco anche solo per percepire la complessità del nostro territorio» ha concluso Bassi, un po' indulgente e un po' deluso. Iniziativa apprezzabile, dunque, ma da rivedere e approfondire bene insomma. Magari proprio a Rogoredo, ma in coincidenza con l'ultimo treno, quello di mezzanotte e 40 per Voghera. Così, quando Causin ha concluso che «Milano presenta un quadro complesso ma positivo», il consigliere comunale azzurro Alessandro De Chirico, gli ha preannunciato un polemico invito «a casa mia, per un tour notturno di San Siro» dove, fra l'altro, dei 4.600 alloggi presenti nel famigerato Quadrilatero, 800 sono quelli non assegnabili o occupati.

Alberto Giannoni

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