Cronaca locale

Il Comune: «Gli ultrà paghino» Ma i no global liberi di sfasciare

La giunta chiede i danni alle società dopo Inter-Saint Etienne mentre agli autonomi in corteo è permesso devastare tutto

Hanno lanciato petardi, bottiglie e fumogeni in piazza Duomo e in metropolitana. Un passeggero che aspettava il treno alla fermata Cadorna è stato ferito da un oggetto in volo. Un altro trentenne è finito all'ospedale con il naso fratturato dopo una rissa. Circa tremila tifosi del Saint Etienne due giorni fa hanno creato disordini e danni in città prima della partita contro l'Inter a San Siro, otto ultrà francesi e un supporter nerazzurro sono stati identificati e arrestati. Ieri nel processo per direttissima sono stati tutti scarcerati, ma nei loro confronti il giudice ha disposto un anno di Daspo in tutti gli stadi europei. La giunta comunale ha giustamente condannato gli ultrà, e ha chiamato in causa società e tifosi per il risarcimento danni.

«La polizia locale - ha fatto presente l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli nel pomeriggio violento e ad alto tasso alcolico degli hooligans - sta aiutando le forze dell'ordine per gestire i tifosi. Sono impegnati almeno 50 vigili. Io penso che questi interventi debbano non essere a carico dei cittadini ma pagati dalle società». Dalle spese per garantire l'ordine pubblico al metrò danneggiato. L'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran ha attaccato duramente: «Una vergogna l'inciviltà di questi teppisti. Spiace per i tanti milanesi che hanno dovuto subire disagi per colpa loro. Sarebbe da capire chi paga ora per i danni che hanno causato ai treni Atm».

É facile alzare la voce mentre il governo Renzi, giusto qualche settimana fa, ha aperto la via ad una tassa sulla sicurezza negli stadi a carico dei club. Ma spiace che manchi la stessa voce grossa dopo i postumi di un corteo dei centri sociali. Almeno 125 scritte sono state contate dai residenti solo in via Vittor Pisani dopo la manifestazione dei No Expo due settimane fa. Lungo tutto il tragitto hanno danneggiato vetrine e palazzi per un conto che secondo il consigliere Fdi Riccardo De Corato, ex vicesindaco, si aggira intorno al milione di euro. Eppure mai in tre anni si è sentito il sindaco Giuliano Pisapia rilanciare una proposta di modifica della legge più volte sostenuta in passato dallo stesso De Corato: il versamento di una cauzione da parte degli organizzatori di cortei, che siano sindacati o movimenti antagonisti.

Occorre una modifica di legge, Milano potrebbe condurre da capofila la battaglia per evitare che la pulizia dei muri coperti da slogan e scarabocchi finisca sempre a carico dei cittadini. E ben più dei 50 agenti che sguinzagliati per una giornata dietro ai tifosi tra il centro e lo stadio sono stati usati negli ultimi mesi per seguire da un'occupazione all'altra dei palazzi pubblici gli antagonisti dello Zam o del Lambretta. Mentre sollecita il contributo da parte dei club di calcio potrebbe sostenere il bisogno di una cauzione a carico di chi deposita in prefettura la richiesta di autorizzazione per manifestazioni a rischio. Senza la famosa legge ad hoc è impossibile ottenere risarcimenti? A De Corato «piacerebbe sapere - stuzzica - se la giunta applica lo stesso metodo usato da noi per recuperare le spese di pulizia. I vigili riprendevano con webcam il percorso prima e dopo il corteo dei centri sociali per provare la “differenza“ e Amsa addebitava i costi a chi aveva chiesto l'autorizzazione. Usavamo anche le telecamere di Area C.

Come si comporta la giunta?».

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