Cronaca locale

Confcommercio, via ai saldi dal 5 ma (come sempre) sono già iniziati

I negozianti dribblano il divieto con carte fedeltà e «sms»

Chiara Campo

C'è chi avvisa con un messaggio in posta elettronica o sul cellulare che i «saldi soft» - che tanto soft non devono poi essere, visto che gli sconti arrivano «fino al 50 per cento - partono «da oggi nei nostri punti vendita». C'è la Rinascente (già denunciata un paio di anni fa da Confcommercio) che avvisa i possessori della «Rinascente card» (praticamente chiunque, visto che ci si può registrare al momento e poi completare l'acquisto in cassa) che da ieri e «fino al primo giorno di saldi» si può approfittare di «sconti fino al 50% sulle collezioni autunno/inverno». E funziona come un semaforo: se sul cartellino c'è un bollino verde lo sconto è del 30%, del 40% se è giallo e del 50 se è rosso, e a metà prezzo la gente in effetti ci ferma un pò più a lungo prima di passare allo scaffale successivo. Saldi mascherati con più «garbo», ma il risultato non cambia, nelle boutique. Da Prada in Galleria ad esempio la selezione di borse e scarpe scontata del 50% è posizionata su tavoli, ma chiedendo informazioni si scopre che la gamma è più ampia. Quelli ufficiali - fissati dal regolamento della Regione Lombardia - partiranno il 5 gennaio, ma i pre-saldi insomma sono partiti non appena «archiviato» il Natale, e ieri ne hanno subito approfittato i milanesi che non sono partiti e i turisti ancora qui per il ponte lungo. I primi bilanci dello shopping natalizio d'altra parte non sono entusiasmanti. Per le associazioni di via, da Ascobaires ad AscoDeangeli, i risultati sono magri. Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e FederModaMilano, l'associazione di Confcommercio che raccoglie il maggior numero di negozi del settore abbigliamento, ammette che è stato «un Natale senza sorprese, inutile lamentarsi oggi, bisogna fare di più per far conoscere ciò che è in grado di offrire Milano. E la città della Scala, del Cenacolo, una delle capitali mondiali dello shopping, il Natale deve diventare una grande occasione fatta di eventi non solo per i milanesi ma per i potenziali ospiti stranieri. Certo il clima determinato dagli attentati non ci ha aiutato, ma bisogna guardare avanti. Ora speriamo che i saldi possano risollevare una stagione opaca. L'auspicio è che non parta la solita corsa della grande distribuzione che gioca d'anticipo e non rispetta le regole».

Troppo tardi.

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