Cronaca locale

Alla conquista di australiani e sauditi

Silvia Trinci: «Vogliamo ricollocare il prodotto tra i nuovi status symbol»

Michela Traina

Con uno sguardo vigile, in grado di percepire ogni mutamento del mercato, comprese le sfumature di uno scenario in continua evoluzione, Silvia Trinci, sale's manager di Sax, ha abbracciato con entusiasmo la sfida di riportare il marchio nell'olimpo dei brand più prestigiosi delle calzature italiane. Partendo dalla qualità del prodotto.

«Il marchio storico Sax è diventato famoso - dice - grazie alla scarpa da barca; ma i tempi sono cambiati e, dopo cinquant'anni, proponiamo una calzatura rinnovata in chiave moderna, confezionata artigianalmente utilizzando materiali e colorazioni attuali, con l'obiettivo di ricollocare il prodotto nelle vesti ambiziose di un nuovo status symbol». Leggera, impermeabile, di grande comodità, realizzata per il prossimo autunno-inverno in pellami e camosci di unica autenticità toscana, creata con materiale antibatterico contro l'umidità e con un soletto interno memory foam che la caratterizza per il suo comfort: i requisiti della nuova scarpa Sax da vela faranno fare il giro del mondo all'eccellenza italiana fucecchiese. La fiducia degli imprenditori Bertoncini e di Trinci nell'economia italiana, ha fatto compiere passi da gigante: «Crediamo nella ripresa economica - aggiunge Trinci - tant'è che, a distanza di un anno e mezzo dalla presentazione della nostra prima collezione, siamo ancora in fase di ristrutturazione e rafforzamento della rete commerciale che sta penetrando i mercati di tutte le nostre regioni. Sappiamo che si tratta di piazze sature, ma crediamo che la qualità sia sempre premiata dal consumatore, alla continua ricerca del meglio. Per ora, abbiamo ottenuto soddisfazioni da Liguria, Lombardia, Toscana e anche dai turisti esigenti che frequentano la Sardegna. Puntiamo sempre a migliorare e ad ampliare il nostro panorama di distributori e rivenditori, spesso concedendo anche merce in conto vendita. Abbiamo anche sviluppato lo shop online e gli utenti rispondono molto bene».

La sfida della direzione di Sax non si limita all'Italia, ma sconfina anche all'estero.

«Stiamo portando il brand in Russia dove ci sono dei clienti storici, ma siamo interessati anche ai mercati della Cina e del Giappone, tappa quest'ultima dove ci siamo già presentati grazie alla nostra partecipazione alla fiera del settore calzaturiero e dove ci sono buone prospettive per concretizzare dei rapporti di collaborazione da approfondire in un prossimo futuro». Sarebbe un successo riuscire a far indossare anche agli australiani le scarpe Sax.

«Abbiamo già fissato interessanti incontri B2B con aziende australiane del settore, sia distributori, sia dello store, coi quali crediamo di riuscire a stabilire delle intese proficue. A quanto pare l'uomo australiano, molto attento allo stile, al dettaglio e alla qualità, sembra ben disposto a spendere per una scarpa come la nostra, il cui prezzo medio si aggira attorno agli 80 euro. Senza dubbio, l'attenzione è rivolta anche a mercati come quello dell'Arabia Saudita, ma senza tralasciare l'Europa, soprattutto del nord, come, ad esempio, abbiamo fatto in quello tedesco e dei Paesi Bassi». Per Giuseppe e Francesco Bertoncini, dotati di grandi menti imprenditoriali, ma anche per tutto il team aziendale, questa nuova avventura è davvero la Grande Sfida: «Crediamo nel brand Sax e nel made in Italy - conclude Silvia Trinci - non solo quello Printed Everywhere, ma soprattutto in quello come il nostro, realizzato nei nostri dintorni e quindi prezioso e ricco di autenticità.

Toccare per credere».

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