Cronaca locale

Conti e appalti, Sala «sotto processo»

Il manager deve rispondere sul bilancio Expo. Per zittire la sinistra, il Pd vuole che partecipi anche Pisapia

Chiara CampoMezze verità sui conti Expo. Fino ad oggi. Ma alle 13 il commissario Giuseppe Sala è convocato a Palazzo Marino per la Commissione congiunta Expo e Controllo delle società partecipate e il centrodestra - ma anche il pezzo di sinistra che non partecipa alle primarie, come Basilio Rizzo di Rifondazione, o sostiene il vicesindaco Francesca Balzani o l'assessore Pierfrancesco Majorino contro la candidatura del manager, vedi Sel - lo metteranno sotto processo perché risponda alle tante questioni aperte su bilancio e appalti. «Non c'è nessun buco, abbiamo un patrimonio netto positivo per 14,2 milioni di euro» ha garantito ancora qualche giorno fa mr Expo. Ma la poca trasparenza sui conti mostrata finora ha alimentato ovviamente dubbi e sospetti. Intanto nel 2015 il patrimonio ha subito un calo di 32,5 milioni rispetto all'anno precedente, continuano a rimanere vaghe le cifre sugli ingressi reali suddivise per tipologia di biglietto (sono stati venduti ad un prezzo medio di 17,4 euro ma quanti visitatori sono entrati a prezzo pieno e quanti con il serale da 5 euro?). Ci sono i circa 20 milioni di euro di crediti non ancora riscossi: diventeranno un maxi-debito? Sei milioni per prudenza sono già stati incamerati alla voce «fondo rischi». C'è la questione aperta dei costi delle bonifiche, una partita non indifferente da settanta milioni di euro che Expo non ha ancora definito con Fondazione Fiera. E solo un quinto delle sponsorizzazioni, che dovevano ammontare a 225 milioni, per dire, per è stato incassato «cash». L'elenco degli interrogativi è lungo e non basterà un'ora e mezza di seduta per dipanarli, visto che non mancheranno richieste di chiarimento anche sulla progettazione della casa al mare affidata all'architetto De Lucchi, già arruolato per Expo, e sugli appalti senza gara. Il centrodestra arriverà carico all'appuntamento, «Sala dovrà essere chiaro, trasparente e convincente». Al manager non basterà avere un presidente di commissione «morbido»: il Pd Ruggero Gabbai che dovrebbe essere il controllore per eccellenza di Sala in Comune è nel suo comitato elettorale per le primarie. Ma questa volta la seduta è congiunta e pensare Luigi Pagluca, l'altro presidente, a garantire spazio agli interventi dell'opposizione. Anche se i renziani che supportano mr Expo sono persino più preoccupati del fuoco amico della sinistra radicale, Rizzo in primis che sull'Esposizione è stato duro prima e durante l'evento. Ieri i Pd Andrea Fanzago e Natale Comotti hanno chiesto che alla Commissione partecipi anche il sindaco Pisapia. «Abbiamo apprezzato il suo appello all'unità rivolto alla giunta, con lo stesso spirito potrà essere utile la sua presenza per evidenziare strumentalizzazioni da parte della destra».

O piuttosto della sinistra anti-Sala. Anche Maiorino avverte: «Sala deve essere più chiaro, finora le sue risposte non sono soddisfacenti»

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