Cronaca locale

«Corvetto Odia» contro la polizia e pro katana

Non si era mai tollerato con una tale nonchalance. Atteggiamento che potrebbe tradursi anche in un totale disinteresse da parte dell'Amministrazione comunale. Ne è sicuro Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza della Regione e attento osservatore sul territorio. De Corato - anche dietro sollecitazione del presidente della commissione Sicurezza del Municipio 4 Franco Rocca e in qualità di pubblico ufficiale - segnalerà alla Procura il caso creato dal centro sociale dal nome un po' inquietante «Corvetto Odia». I cui occupanti non si sarebbero limitati a stabilirsi abusivamente in un nuovo edificio in via Giovanni Battista Piazzetta 23 al grido di «contro sgomberi e repressione una nuova occupazione».

«Sulla loro pagina social - fa notare l'assessore - rimbomba il motto organizziamoci contro la polizia con tanto di volantini. Proprio così, il nemico più grande sono le forze dell'ordine. Inoltre mercoledì Corvetto Odia, insieme ad altri centri sociali della zona mercoledì, si sono schierati dalla parte di un pregiudicato libico, trattando come criminali i finanzieri intervenuti a bloccarlo e disarmarlo. Faccio notare che l'uomo girava armato di katana, in chiaro stato di alterazione, terrorizzando i passanti. E si è pure scagliato contro i baschi verdi».

«È giusto - conclude De Corato - che la cittadinanza debba tollerare l'arroganza dei centri sociali e slogan contro le forze dell'ordine?».

PaFu

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