Cronaca locale

Così «Micro» ha creato 11 manager

Dal bar vegano ai tatuaggi, chi è senza impiego può rilanciarsi

Se la situazione a Milano stenta a tornare rosea e non manca chi ha perso il lavoro, esistono progetti per trasformare i disoccupati in piccoli imprenditori. Un sogno? Forse per molti sì, ma con le spalle solide perché tra i partner del progetto Micro, nato nel 2014, si affacciano Fondazione Cariplo, Ubi banca, Studio Pirola Pennuto Zei, Positive PlaNet, Capgemini e il Rotary Club Milano di San Babila. Così, a partire dal lancio, sono nate undici microattività. L'area milanese, nonostante la sua vitalità economica, continua a subire i contraccolpi della crisi e, pur con indicatori economici migliori rispetto al resto d'Italia, c'è ancora molto da fare. Ma ci sono anche storie positive da raccontare.

Chiara e sua sorella Laura, per raccontare un'idea diventata micro attività imprenditoriale, hanno aperto un negozio per la vendita di cosmesi biologica, collegato al loro sito di e-commerce che era attivo dal novembre 2013. C'è chi ha aperto un bar, una gastronomia vegana, un locale di street food. E tra i progetti in corso, Laura e Manuela, hanno intenzioni simili a chi le ha precedute: vogliono aprire un sito di e-commerce per vendere prodotti naturali. Marcella invece sogna una friggitoria a Monza dove cucinare prodotti italiani di alta qualità. Tra gli altri progetti imprenditoriali, uno studio di tatuaggi, una pizzeria d'asporto, un'associazione di promozione sociale.

Il progetto Micro si rivolge a numerosi profili tra i disoccupati di Milano. Giovani, donne, immigrati e over 35 senza lavoro sono tra i principali destinatari di un'attività di assistenza e sostegno che ha come obiettivo rendere microimprenditori queste persone che in qualche caso hanno perso la speranza.

Sono i candidati a dover presentare un progetto d'impresa: a questo punto Micro li assiste nella fattibilità del progetto. Sono sempre i responsabili del progetto Micro a verificare se i progetti degli aspiranti microimprenditori possiedono le risorse finanziarie. Se così non fosse, agevolano loro l'accesso alle fonti di microcredito, con il supporto del Rotary San Babila e di Positive PlaNet e la partnership rilevante di banca Etica e Fondazione San Carlo onlus.

Chi si reinventa così la vita, potrà godere anche di un'assistenza nella fase di avviamento dell'azienda e professionisti esperti affiancheranno i neo imprenditori. Uno Sportello dedicato è aperto presso il Consiglio di zona 2, in viale Zara 100. È qui che chi desidera svoltare può presentarsi per trovare aiuto.

SCot

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