Cronaca locale

Costi-benefici della riforma? Fontana irride i dubbi 5 Stelle

Il governatore vede il traguardo e rintuzza le critiche «Il dossier del Movimento forse come quello sulla Tav»

Alberto Giannoni

Tutto come previsto, ora un'altra settimana di lavoro e il sogno sarà realtà. Sull'autonomia, il presidente della Regione Attilio Fontana tiene botta, risponde alle resistenze dei colleghi governatori, rintuzza le obiezioni dei 5 Stelle e incassa quello che chiama «un nuovo e importante risultato».

Insomma, nel bel mezzo dello scontro interno alla maggioranza, con un vertice politico che dovrà sciogliere gli ultimi nodi, Fontana vede il bicchiere mezzo pieno. Ed ottimista sul passaggio in Consiglio dei ministri delle riforma, a lungo attesa, che attua l'articolo 116 della Costituzione trasferendo poteri (e risorse corrispondenti) dallo Stato centrale alle Regioni. «La chiusura della fase tecnica - ha aggiunto Fontana - con il passaggio nel Consiglio dei ministri segna un momento molto importante per chi, come i lombardi, ha sempre creduto nell'autonomia. A rendere poi, ancor più forte, il prosieguo del nostro percorso sono le parole del ministro Stefani quando fa sapere che sull'impianto e sulla parte finanziaria delle intese c'è l'ok del ministero dell'Economia». «Vietato abbassare la guardia, ma - ha concluso Fontana - possiamo guardare con ancor più ottimismo a una Lombardia che possa godere di tutti i benefici derivati dall'entrata in vigore della autonomia».

Due gli aspetti che ai piani alti del Pirellone sono piaciuti: il primo è che ci sia «un testo sul quale lavorare», l'altro è che sia stata indicata «la modalità per arrivare al finanziamento delle competenze». «Fino all'altro ieri avevamo una pagina bianca - ha spiegato Fontana - adesso è stata riempita, esistono solo alcuni punti su cui dobbiamo trovare un'intesa per arrivare al traguardo. Lo faremo in tempi brevi». Per Fontana, insomma, il lavoro è positivo «per tre quarti» e «adesso l'obiettivo è di limare le ultime divergenze».

E a proposito delle resistenze emerse nel Movimento 5 Stelle, il leghista Fontana un po' minimizza e un po' irride le obiezioni, contenute in un dossier: «Lo esamineremo - commenta - la cosa che mi lascia più perplesso è che ne stiamo discutendo da 9 mesi. Se fosse uscito un po' prima sarebbe stato meno colpo di scena, forse ne avremmo iniziato a parlare», per poi ironizzare: «Ma l'ha presentato il dottor Ponti?», alludendo al professore che ha presentato l'ormai famoso, e altrettanto discusso, dossier costi-benefici sulla Tav.

Al Pirellone, il consigliere 5 Stelle Dario Violi in realtà è favorevole: «L'autonomia è un vantaggio per tutti, rispetta la Costituzione e l'unità nazionale. E non toglie un euro a nessuno». A Milano gli attacchi arrivano dal centrosinistra.

Il sindaco di Varese Davide Galimberti, per esempio, chiede «che venga fatta chiarezza» sul lavoro che vede fatto « in segrete stanze» senza coinvolgere territori. E il collega Fabio Pizzul, seguendo le critiche del sindaco Beppe Sapa, ammonisce che un passaggio simile «deve essere fatto alla luce del sole e con un dibattito molto aperto, perché l'autonomia non si deve tradurre in un neocentralismo regionale o in sterili fughe in avanti»

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