Cronaca locale

Crosby, Stills e Nash (più la Nannini) Weekend a tutto live

Stasera agli Arcimboldi rivive il mito della west coast. Al Teatro dell'Arte la grinta di Gianna con Ruggeri e la Turci

Capelli bianchissimi, qualche chilo di troppo e le rughe che solcano impietosamente i visi... Però hanno uno spirito indomito nel portare avanti le battaglie sociali che sostengono da mezzo secolo attraverso le loro leggendarie canzoni. David Crosby, Stephen Stills e Graham Nash sono ancora insieme e arrivano questa sera, a due anni dall'ultimo (trionfale, è il caso di dirlo) concerto italiano, agli Arcimboldi. Nel loro show c'è tutta l'anima del country cantautorale targato West Coast ma tagliato con i toni aggressivi del rock (soprattutto quando nella formazione si aggiungeva un certo Neil Young). C'è tutta la storia del rock in questo trio, dato che Crosby viene dal periodo psichedelico dei Byrds, che l'inglese Nash arriva dal sacrario beat degli Hollies e che Stills e Young (che ogni tanto ricompare al fianco dei vecchi pard, anche se oramai è concentrato su una carriera solista molto prolifica e politicamente impegnata... ha infatti appena inciso un album contro le multinazionali con una nuova band) che hanno portato la bandiera del country rock progressivo dei Buffalo Springfield. Crosby Stills & Nash sono tra i pochi artisti degli anni Settanta a far rivivere il passato, la nostalgia e l'autoreferenzialità come valori positivi. Le voci sono invecchiate ma sempre evocative nell'intonare brani che fanno ancor oggi accapponare la pelle come il multiforme Carry On che spazia dall'elettrico all'acustico e apre lo show milanese, come Marrakesh Express, come la tenera Our House (scritta dal delicato Nash per raccontare il suo amore con Joni Mitchell) alla politica Chicago per chiudere con la corale Suite: Judy Blue Eyes. Un concerto per adulti ma dal grande fascino a cavallo tra profumi hippie e storia del rock.

Sarà un fine settimana ricco di proposte per chi ama i più svariati generi. Sempre domani (replica venerdì e sabato) tornano al Blue Note i Matt Bianco. Nel club di via Borsieri il jazz si prende una pau sa e lascia il palco alle atmosfere anni Ottanta della band che cavalca un irresistibile miscuglio melodico ritmico di pop, dance e un pizzico di funky con brani come Half a Minute e tanti altri classici dell'epoca che fanno immancabilmente ballare il pubblico dell'a ustero locale Il jazz si riapproprierà immediatamente del palco del Blue Note domenica con il sofisticato spettacolo del sassofonista Claudio Fasoli con il suo progetto di ricerca Italian Job che comprende la crema del jazz italiano ovvero Stefano Di Battista al sax alto e soprano, Max Ionata al sax tenore, Dado Moroni al pianoforte, Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Bebo Sferra alla batteria.

Sabato è protagonista la musica italiana in un mix fra rock e musica d'autore e rap; al Teatro dell'Arte - a ingresso gratuito - si esibiscono la grintosa Gianna Nannini (di cui è in arrivo a novembre il nuovo album History) il sempre vivace Enrico Ruggeri e la riflessiva Paola Turci mentre allo Spazio Expo, all'Open Air Theatre San Carlo dentro a Rho FieraMilano, sfida a tutto hip hop e free style tra tre pezzi da Novanta della scena rap come Emis Killa, Marracash e Gué Pequeno reduci dal megaraduno rap del Forum di Assago di venerdì scorso.

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