Cronaca locale

Dagli iPhone ai grattacieli, la svolta snob del pd

Dagli iPhone ai grattacieli, la svolta snob del pd

Un democratico della vecchia guardia giorni fa osservava con amarezza: «Ce la stanno mettendo tutta per perdere i voti della sinistra». Loro, sono la generazione 2.0. del Pd. Per dirla in due parole: i renziani. Hanno inventato le lotterie raccatta-fondi, primo premio l'iPhone 6. A qualche giorno da Expo hanno lanciato l'offerta «2x1», ingresso gratis per i giovani che si iscrivevano ai circoli. Poi è spuntata l'idea della festa dell'Unità in piazza Gae Aulenti, sotto i grattacieli di Porta Nuova. I vecchi democratici, abituati ai selciati della Montagnetta, prima che la festa si trasferisse al Carroponte, hanno storto il naso. Griglie per le salamelle e tavolacci di legno tra il Bosco Verticale e i negozi delle multinazionali? I dirigenti locali peraltro parlavano di street food più che di affettati e gnocco fritto. Una formula meno pop e più snob della festa, come la piega che sta prendendo il partito. Almeno: una parte del partito. Esistono ormai due mondi distinti e distanti, si è visto bene lunedì 13 giugno, quando è stato avviato il percorso per le primarie. La sede della serata, con il sindaco e i garanti? Una caldissima saletta al piano meno uno della Casa della Cultura, zona San Babila. I renziani nel corridoio erano furiosi, l'hanno archiviato come l'ultimo amarcord concesso all'ala più a sinistra del partito, la prossima volta probabilmente li rivedremo con spritz in mano in un locale modaiolo all'aperto. La svolta è irreversibile. Gli ultimi segnali: l'assemblea nazionale organizzata dal premier-segretario tra i padiglioni Expo (costo dell'affitto 20mila euro più catering, annessi e connessi) e ora la festa dell'Unità ai Giardini Montanelli. Qualcuno ha azzardato che sarebbe stato più di sinistra farla in un'area dismessa della periferia. Parola s quasi sparita dal vocabolario renziano, i compagni se ne facciano una ragione.

O si ribellino.

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