Cronaca locale

Dall'Arena di Rogoredo al villaggio olimpico Come cambierà la città

Sarà costruito un palazzetto da 15mila posti e strutture per l'accoglienza nello scalo Fs

Dall'Arena di Rogoredo al villaggio olimpico Come cambierà la città

Sostenibili, autofinanziate in pieno spirito olimpico e accessibili, sono le parole chiave del dossier con cui Milano e Cortina si sono candidate a ospitare le Olimpiadi invernali 2026 che «offriranno i giochi invernali più memorabili di sempre che cambieranno la vita delle generazioni future». I giochi «rinforzeranno la reputazione dell'Italia come sede per i principali eventi di livello e confermeranno le spettacolari Alpi come hub degli sport invernali di caratura mondiale». Non solo, «gli atleti che verranno da noi - assicurano le città candidate - riceveranno l'accoglienza calorosa dei fan italiani dato che le Olimpiadi sono sostenute dall'83 per cento della comunità e dall'81 per cento della nazione. Vogliamo dimostrare che è possibile ospitare delle Olimpiadi in un modo responsabile, sostenibile socialmente e amico dell'ambiente».

Proprio per questo a Milano non saranno realizzate nuove strutture ma verranno ristrutturate quelle esistenti. «La grande rete di trasporti e strutture di accoglienza permetterà - si legge ancora nelle 127 pagine in inglese e francese- la riduzione del consumo di suolo e di mantenere un approccio responsabile nell'organizzare i giochi con un budget moderato». La cerimonia di apertura dei Giochi si terrà allo stadio Meazza che ospita 80mila spettatori, mentre la cerimonia di premiazione si terrà nella cornice di piazza Duomo. Il media center, «splendidamente equipaggiato», sarà ospitato al centro espositivo della fiera di Rho Pero.

Per quanto riguarda gli impianti sportivi, come già annunciato, le gare di pattinaggio di figura e di short track si disputeranno al Mediolanum Forum (12mila posti a sedere) dove nel 2018 si sono disputati i Campionati mondiali di pattinaggio artistico, mentre le partire di hockey si disputeranno tra il Palasharp (hockey maschile), che dovrà essere ristrutturato e il PalaItalia Santa Giulia, unico impianto da costruire ex novo in città, destinato alle partite di hockey femminile. Il palazzetto sarà realizzato da privati a Rogoredo, avrà 15mila posti a sedere e dopo le Olimpiadi sarà utilizzato come struttura multifunzionale. A proposito di sostenibilità il sindaco Beppe Sala ad agosto, aveva annunciato che la struttura sarebbe stata realizzata comunque, anche senza la candidatura alle Olimpiadi, perché «necessaria» per il nuovo quartiere. Il PalaItalia, inoltre, potrebbe essere la futura sede dei grandi concerti rock.

Per quanto riguarda l'accoglienza verrà costruito ex novo il Villaggio olimpico e paralimpico a Scalo Romana, uno dei sette scali ferroviari in via di riqualificazione. Sarà strutturato in cinque palazzi da sette piani su 6500 metri quadrati di superficie e al termine dei giochi sarà convertito in residenze studentesche per 1330 studenti.

I 400 milioni da spalmare in otto anni, che fanno dei Giochi invernali 2026 Olimpiadi «low cost» saranno garantiti dalle Regioni Lombardia e Veneto, dal momento che il governo ha fatto sapere che coprirà solo le spese per la sicurezza dell'evento.

«Ciò che possiamo dire dopo i colloqui preliminari è che ci sono due ottimi masterplan che soddisfano i requisiti del programma di riforma dell'Agenda 2020», commenta il presidente del Cio Thomas Bach.

I progetti di entrambe le candidature possono definirsi «eccezionali» e garantiscono «l'uso sostenibile delle strutture sportive esistenti».

MBr

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