Cronaca locale

Dall'Ongaro e il melologo per «Gilda»

«Gilda, mia Gilda (per non dire Rigoletto)». Quanti bei lavori si trovano nel variopinto scenario dell'opera da camera italiana dell'ultimo decennio. Ecco una chicca da scoprire, testo dello scrittore Vittorio Sermonti, con musiche del compositore-musicologo capitolino Michele Dall'Ongaro, un paio di anni fa eletto anche presidente e sovrintendente dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma.

Il melologo va in scena domani sera al Museo del Novecento, ingresso gratuito fino a esaurimento posti: musiche affidate al New Made Ensemble diretto da Alessandro Calcagnile, con la partecipazione di Sonia Grandis (voce recitante). Il compositore nell'intervista «Caro padre, ti (ri)scrivo» rilasciata ad Alessandro Mastropietro, ha spiegato come ha affrontato questo lavoro: «Mi sono attenuto a quello che mi pare sia lo spirito, che condivido, col quale lo scrittore ha affrontato il testo. L'ironia, i riferimenti extraverdiani (come l'attacco manzoniano), il gusto per la parodia ma anche l'amore per quest'opera, le sue citazioni letterale; ho cercato quindi di seguire il testo di Sermonti, assecondando, ma anche contrastando il flusso drammaturgico della parola». E ancora. Nella musica ci sono quattro classi di materiali: frammenti dell'opera veri e propri, richiamati dallo stesso narrante per mezzo di un lettore di audiocassette e citazioni della partitura originale proposte dal quintetto d'archi; parafrasi verdiane e musiche originali sempre costruite su cellule del Rigoletto. «Non c'è una nota che, in qualche modo, non si riferisca al capolavoro originario», conclude.

È il terzo titolo della stagione milanese del New Made Ensemble.

I prossimi appuntamenti alternano una serie di conferenze-concerto dedicate a compositori all'allestimento di alcune opere.

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