Cronaca locale

Danze e fuochi all'Idroscalo per il grande Parco dell'arte

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Danze e fuochi all'Idroscalo per il grande Parco dell'arte

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Dallo sport all'arte. L'inaugurazione all'Idroscalo del nuovo Parco di sculture con opere dei maggiori artisti contemporanei sarà oggi riccamente celebrato con una domenica di festa. Alle 20.30, andrà in scena l'emozionante scenografia di «Stage on the water», lo show festival che vedrà esibirsi sopra il Palco sull'acqua, presso la zona Tribune, la compagnia «Liberi di...Physical Theatre». E alle 23.30 i tradizionali fuochi d'artificio sull'acqua che illumineranno di luci e colori il cielo dell'Idroscalo.
Spettacolo nello spettacolo, dunque, tra coreografie e mostre fotografiche, come quella che allo Spazio Idroart alla Torre del Tempo e dell'arte alle Tribune ospiterà gli scatti fotografici di Luca Bergamin, giornalista e fotografo. Tra gli scatti di Bergamin, iceberg a ridosso del Circolo Polare Artico, canyon naturali, crateri sbuffanti di vapori e villaggi di pescatori. Ma i riflettori saranno soprattutto per il «Parco dell'Arte» realizzato dalla provincia di Milano con la collaborazione della Fondazione Materima di Casabeltrame e il sostegno della Fondazione Banca del Monte: è un progetto di arte pubblica, fruibile da tutti gratuitamente, ai bordi del «mare dei milanesi». Lungo un percorso che si snoda lungo il versante est del bacino, sono state installate sotto la curatela di Flavio Arensi, Lorenzo Respi e Alberto Zacchetta una ventina di opere di autori contemporanei. Si tratta di sculture di medie e grandi dimensioni, opere donate in comodato d'uso dagli stessi artisti o da alcuni collezionisti: ci sono nomi 'storici' come Giacomo Manzù che con il suo «Fauno» non passa inosservato sulla riva del lago oppure Grazia Varisco che sorprende con il suo «Duetto» rosso scintillante in ferro vicino all'ingresso della Punta dell'Est. «Sulla soglia», una composizione in ferro e marmo di Alberto Ghinzani sembra dialogare con quella di Giovanni Campus mentre Mauro Staccioli con la sua «Idroscalo» ha realizzato un'opera site-specific suggestiva, una sorta di scala biforcuta in ferro rosso.
Nomi affermati come Minguzzi o Zazzeri, sono affiancati ad artisti più giovani come Fabrizio Pozzoli (suo il 'testone' rosso in fil di ferro intrecciato) o a nomi meno mainstream come Patrizia Guerresi che, con «Light Signs», spicca per l'intensità della proposta: due grandi mani unite a forma di cuore, una sorta di preghiera laica. La sezione più interessante è quella dedicata alle grandi opere monumentali di Augusto Perez e Giuseppe Maraniello: il gigantismo delle opere di quest'ultimo che 'gioca' a citare stilemi della terra lombarda (il suo «Arco» in bronzo pare una gigantografia delle pitture rupestri della Valcamonica) è complementare alla monumentalità di Perez, artista partenopeo scomparso pochi anni fa che meriterebbe di essere conosciuto di più.

Questo parco dell'arte potrebbe trasformarsi nel museo d'arte contemporanea più visitato della Lombardia: oltre un milione l'anno le presenze regisyttate all'Idroscalo, attratte dalle molteplici offerte sportive e di divertimento per grandi e piccoli.

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