Cronaca locale

La Darsena a tutta birra (ma abusiva)

Non solo Torino. A Milano è boom di venditori irregolari di alcol in bottiglie di vetro

La Darsena a tutta birra (ma abusiva)

Metti un sabato sera qualunque sulla Darsena. Anzi, meno affollato del solito per via del Ponte del 2 giugno e della finale di Champions. Decine e decine di persone, in particolare ragazzi, si ritrovano sulle banchine dell'ex porto di Milano a chiacchierare, ridere, bere. Bere, appunto. C'è chi si porta le «birrette» da casa e chi le compra in loco. Dove? Nessun fatica a reperirle: il servizio è «a domicilio». Basta accomodarsi sulle banchine, sul muretto, ovunque e ogni 3 minuti di orologio passa un venditore abusivo con sacchetti, borsoni, trolley, secchielli offrendo birre ghiacciate. Centinaia di bottigliette di vetro vengono vendute illegalmente ogni venerdì e sabato sera. I venditori si sono organizzati: ammucchiano le scorte in un angolino, sul verde, ai due lati del bacino d'acqua, verso piazzale Cantore e piazza XXIV maggio, con qualcuno a fare da guardia, e fanno avanti e indietro lungo la passeggiata di viale D'Annunzio fino a esaurimento scorte. Poi si ricomincia. Dalle 20 a mezzanotte inoltrata. Tutti i week end. Senza che nessuno intervenga.

E dire che le forze dell'ordine ci sono. Ieri sera in particolare si contavano i vigili sul gommone in acqua, pattuglie miste dell'esercito, carabinieri e poliziotti. Sembra anche che ci fosse l'annonaria in giro, da quanto ha riferito un agente. Ma neppure l'ombra di un controllo.

Due gli ordini di problemi: da un lato la concorrenza sleale, esentasse, nei confronti dei bar e dei pubblici esercizi che si affacciano sui Navigli e sullo specchio d'acqua. Dall'altro un problema di sicurezza, non affatto trascurabile, come hanno dimostrato anche i fatti di Torino. Centinaia di bottigliette di vetro lasciate per terra, possono essere molto pericolose.

«Gli abusivi sono una piaga per il commercio in tutta l'area dei Navigli - si lamenta la titolare di un ristopub sul Naviglio Pavese- e tutti noi che lavoriamo in zona ne paghiamo le conseguenze. I venditori abusivi non rispettano ovviamente nemmeno le leggi sulla somministrazione di alcol ai minori, e questo è un altro problema. Ma il fatto che le risse, i disordini accadano sempre sui Navigli è legato anche alla diffusione indiscriminata di alcol, per non parlare del degrado e della sporcizia che rimane sulle strade la mattina dopo». «Il numero altissimo di feriti a Torino è stato causato dalla centinaia di bottigliette di vetro - attacca un altro esercente della zona -. Io penso anche a chi paga le licenze, gli affitti, le tasse, in particolare i due bar sulla Darsena che si vedeno passare venditori abusivi come se nulla fosse. È un danno enorme».

Tutte le estati le amministrazioni precedenti varavano le famose ordinanze anti vetro che vietavano la somministrazione di alcolici in vetro lungo tutto l'asse che va dalle Colonne di San Lorenzo ai due navigli, ma per ora la giunta non sembra essersi posta il problema. Anche se l'ordinanza potrebbe venire legata a quella per i grandi eventi di cui si occuperà palazzo Marino nei prossimi giorni. Che la Darsena sia una zona ad alta frequentazione, d'altronde, è scritto in tutti i protocolli sicurezza tanto che è stata assegnata una pattuglia mista di militari, polizia e carabinieri in piazza XXIV maggio.

Infine il costo della pulizia: le squadre Amsa sono presenti 24 ore su 24 nell'area durante il week end, con un intervento aggiuntivo la domenica mattina: sette operatori dedicati alla pulizia manuale della banchina e «servizi»su viale D'Annunzio e viale Gorizia.

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