Cronaca locale

Una «Disperata vitalità» anima il Franco Parenti

Riparte la stagione della sala diretta da Andrèe Shammah. In arrivo Timi, Gioele Dix e la De Sio

Antonio Bozzo

Quarantaquattro gatti in fila per tre col resto di due... A Giuliana De Sio viene in mente lo Zecchino d'Oro se le ricordano che la stagione del Franco Parenti - ospiterà Notturno di donna con ospiti, di Annibale Ruccello, con lei protagonista - è la numero 44. Ma al direttore Andrèe Ruth Shammah, che le stagioni se l'è fatte tutte, i due numeri gemelli accostati ricordano una radice ebraica. «Quattro è la porta, 44 il compimento in una struttura, il progetto realizzato. Il teatro può far luce in un momento confuso per il Paese». Guardiamo dunque nella scatola magica del Parenti, realtà-simbolo della rinascita di Milano (ogni riferimento all'ex piscina Caimi rinnovata, ora Bagni Misteriosi, è fortemente voluto). Alla conferenza stampa di ieri, condotta da una Shammah afona (ma l'entusiasmo le ha fatto tornare la voce), c'erano i protagonisti in cartellone. Filippo Timi, che tornerà con Marina Rocco in Una casa di bambola di Ibsen, regia di Shammah, che l'anno scorso ebbe successo, ma anche critiche negative. Timi, più balbuziente del solito, ha detto con sincerità: «In scena esisto più che nella vita, la vita è poco, il teatro è meglio». Gioele Dix: lo rivedremo in L'avaro di Molière, e nei suoi incontri del «Giovedix» dedicati agli scrittori americani. I ritorni sono tantissimi, il pubblico c'è, non basta una stagione per esaurire uno spettacolo. Rivedremo Gli innamorati di Goldoni, regia della padrona di casa, che ha incuriosito Parigi, dove forse sarà ospitato. Riaprirà il sipario su Peperoni difficili e BAD and Breakfast di Rosario Lisma. Da segnalare progetti come il Foxus da testi di Mattia Torre: Migliore, con Valerio Mastandrea; Qui e ora, con Paolo Calabresi e Valerio Aprea; 4 5 6, diretto da Francesca Rocca. Da Pirandello vedremo tre allestimenti. Uno diretto da Walter Malosti, Il berretto a sonagli in lingua siciliana, farsa nera più incisiva del testo in italiano. Un altro è Partitura P., del promettente giovane Fabrizio Falco. Chi si è abituato alle incursioni nella letteratura portate avanti da Sonia Bergamasco, non perderà Il trentesimo anno: l'attrice e regista l'ha tratto da Ingeborg Bachmann. Giuseppe Cederna ha approfittato della conferenza per regalare pochi secondi di monologo dal suo Mozart, che ci restituisce la vita, turpiloquio compreso, di un genio. In maggio vedremo il secondo frutto del sodalizio tra Raphael Tonia Vogel e Francesco Brandi, Buon anno, ragazzi. Il primo è in scena fino al 6 novembre: Per strada.

Per la prima volta in Italia un lavoro dal testo choc di George Tabori, Le variazioni Goldberg, regia di Luca Micheletti: un gruppo di attori mette in scena la Bibbia in una Gerusalemme post-atomica.

La scatola delle meraviglie chiamata Parenti contiene molti altri spettacoli, incontri, progetti.

Commenti