Cronaca locale

Domeniche a piedi: si ricomincia

Contrordine compagni! Tornano le domeniche a piedi, già dal mese prossimo. L'assessore al Benessere e qualità della vita Chiara Bisconti, infatti, ha annunciato che il Comune starebbe studiando l'organizzazione di una domenica a piedi a maggio. «Ci stiamo lavorando e fra le ipotesi c'è appunto l'idea di organizzare una domenica a spasso a maggio. Nel bilancio 2014 abbiamo messo la copertura per due domeniche, per 250mila euro l'una, per il potenziamento del trasporto pubblico che è un aspetto fondamentale. L'idea a cui stiamo lavorando è di organizzare una domenica per la primavera, maggio o giugno, e una a settembre. Di certo, le domeniche a spasso non coincideranno più con grandi eventi sportivi, come le maratone». Escludendo la domenica 25 in cui i milanesi saranno chiamati alle urne per le elezioni europee, rimangono le prime 3 domeniche del mese, 4, 11 e 18. Dal Comune rispondono che non c'è ancora una data, nemmeno ipotizzata.
Ma l'aspetto che stupisce è il colossale dietrofront da parte di Palazzo Marino: solo l'anno scorso l'amministrazione arancione aveva deciso di abolire le giornate ecologiche per una questione di bilancio. Troppi 250mila euro per l'organizzazione di una singola giornata, in epoca di crisi e di bilanci sempre più ristretti. Ma tant'è: la giunta continua a chiedere sacrifici ai milanesi (l'aliquota Tasi sulle seconde case è stata portata al massimo) e decide di spendere ben mezzo milione di euro per due giornate ecologiche, previste per lo più a maggio e settembre, quando i riscaldamenti sono spenti e lo smog dovrebbe essere sotto la soglia di attenzione. «Ma ai milanesi piacciono - la replica dello staff di Palazzo Marino -. Un sondaggio dell'anno scorso ha rivelato che il 70% dei milanesi, soprattutto in periferia, apprezza l'iniziativa».
L'opposizione non ci sta e bolla l'iniziativa come «amorale» . A fare polemica è il gruppo di Fratelli d'Italia: «A nostro avviso si tratta di una cifra assurda e anche fuori luogo, visto il momento critico che attraversa il Paese - osserva Riccardo de Corato -. Spendere 500mila euro per far passeggiare i milanesi non ha alcun senso. Fra l'altro si tratta di un costo che il Comune sostiene con l'obiettivo dichiarato di educare i cittadini a muoversi a piedi. A parte che sul fronte dell'inquinamento le domeniche a piedi hanno dimostrato di non servire a niente, spendere 500mila euro per il presunto scopo educativo è assurdo ed eccessivo.

Visto che Palazzo Marino tartassa i cittadini con le tasse, ci sembra amorale, gettare via 500mila euro».

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