Cronaca locale

"Dossier da 400 milioni: così rilanceremo anche la Valtellina"

Il sottosegretario regionale ed ex campione: "Qui in questi anni grandi competizioni"

"Dossier da 400 milioni: così rilanceremo anche la Valtellina"

Nelle ultime settimane ha corso per la Valtellina con l'assessore alla Montagna della Regione Massimo Sertori per preparare il dossier della candidatura per le Olimpiadi invernali 2026. Oggi Antonio Rossi, sottosegretario regionale ai Grandi eventi, attende di sapere cosa deciderà il Coni.

Rossi nelle sue ultime dichiarazioni ha detto di un lavoro fattivo tra Milano e Valtellina, dunque: cosa avete fatto per le Olimpiadi?

«Con l'assessore Sertori abbiamo incontrato i sindaci della Valtellina per quantificare costi e opere, oltre che per individuare i luoghi più adatti per il villaggio degli atleti e quello dedicato alla stampa: la scelta è caduta sul vecchio ospedale di Bormio e sui quattro padiglioni di Sondalo, dove alloggerebbero gli sportivi, perchè oggi sono in disuso e in questo modo troverebbero un nuovo utilizzo; dopo potrebbero diventare una scuola per infermieri o una residenza per anziani, il campo sarebbe comunque sanitario ma quelle sul dopo sono decisioni da prendere se il dossier sarà selezionato a settembre 2019».

Avete un'idea di quanto costerebbe adattare gli edifici individuati alle necessità dell'evento sportivo?

«L'investimento stimato da Regione è di circa 400 milioni di euro, tutti per opere fisse che rientreranno tra ticketing, sponsorizzazioni e altro, mentre il villaggio per la stampa non è compreso in questo conto e sarà costruito con strutture smontabili che poi saranno conferite alla Protezione civile».

Gli impianti invece sono già pronti?

«Basti pensare alle manifestazioni internazionali già ospitate a Bormio con la discesa libera o a Santa Caterina fino all'anno scorso, poi se vincessimo l'assegnazione si potrebbe pensare a un nuovo impianto per la neve, ma l'importante è soprattutto il collegamento tra comprensori che potrebbe avere ricadute per il turismo anche dopo l'evento».

Da qui al settembre 2019, data della decisione finale dell'assegnazione, cosa c'è da fare?

«C'è da correre, anche se prima bisogna vedere cosa deciderà il Coni, cioè quale tipo di candidatura sceglierà di sostenere».

Quali potrebbero essere i punti di forza di una candidatura di Milano e della Lombardia?

«La Lombardia e Milano in questi anni hanno organizzato grandi eventi come i mondiali di pattinaggio, le competizioni a Bormio e Santa Caterina o Expo 2015, inoltre si può contare su una compattezza politica tra Regione e Comune e una grande attrattività, inoltre nell'ultima edizione proprio tre lombarde come Arianna Fontana, Michela Moioli e Sofia Goggia hanno vinto tre medaglie d'oro».

L'olimpiade avvicinerebbe Milano e la Valtellina?

«Il miglioramento del collegamento con la valle è già in atto, anche se la rete ferroviaria andrebbe potenziata: certo con un'olimpiade si potrebbero velocizzare le opere».

Commenti