Cronaca locale

Due mamme per un bebè e il Comune apre il registro

L'assessore Majorino dà il via libera per l'iscrizione all'anagrafe sul precedente dell'Appendino a Torino

Due mamme per un bebè e il Comune apre il registro

Ci è voluta una lettera alla giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano per «sbloccare» il Comune? Il sindaco Beppe Sala assicura che la giunta lo aveva già deciso venerdì, ma sospettare è lecito. Dopo Torino, primo caso in Italia, anche Milano iscriverà all'Anagrafe un bambino con due mamme. «Milano è pronta» ha annunciato ieri l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino, già regista del registro delle unioni gay durante la giunta Pisapia. A scrivere la lettera lunedì è stata Corrina Marrone Lusignoli, che con la compagna Francesca è ricorsa alla fecondazione assistita in Danimarca. A giugno Francesca partorirà il piccolo Manfredi e la coppia ha chiesto al sindaco e a Majorino di registrare all'Anagrafe entrambe - e non solo la madre biologica - come genitori, proprio come ha fatto per prima a Torino la sindaca 5 Stelle Chiara Appendino lo scorso 23 aprile, forzando la legge. L'assessore dem ha risposto ieri insieme alla collega ai Servizi anagrafici Roberta Cocco alla lettera-appello: «Confermiamo la volontà della giunta di procedere all'iscrizione del piccolo Manfredi, riconoscendo quindi la genitorialità di entrambe le sue mamme. Dopo la dichiarazione in ospedale secondo la consueta modalità, che prevede l'indicazione della sola madre biologica, le signore potranno prendere appuntamento con la direzione Servizi civici del Comune per annotare il riconoscimento dell'altra mamma sull'atto di nascita. Milano si conferma città pioniera sui diritti civili».

A dirla tutta, nella lettera al Fatto la signora Lisignoli raccontava di forti resistenze. «Il Comune - ha riferito ci ha consigliato di andare a Torino a far nascere Manfredi e Sala è chiuso in un silenzio imbarazzante». Non a caso il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi (che contesta la doppia iscrizione) ironicamente osserva «con stupore che in tema di diritti civili a dettare la linea a Sala è la blogger Selvaggia Lucarelli. Anzi, pubblicando la lettera ha persino smascherato l'ipocrisia della sinistra sul tema. Prima il Comune ha consigliato alle signore di rivolgersi a Torino, poi solo dopo numerose mail, l'intervento dei Radicali e la lettera la giunta ha cambiato idea e Majorino ha scritto una lettera riparatrice, specificando che iscriverà il bimbo con due mamme. La sinistra ha perso la bussola». Il sindaco assicura che la decisione politica era già stata presa «venerdì in giunta all'unanimità, poi resa pubblica in maniera magari un pò originale. Avevamo deciso di non annunciarla preventivamente, ma si è fatta avanti una coppia e abbiamo risposto». A Roma la sindaca M5S Virginia Raggi ha registrato anche la figlia di due padri gay nata in Canada. Sala precisa: «Ci sono varie casistiche, la giunta ha detto sì se la maternità è certa e non ci possono essere rischi di tratta di bimbi, se ci dubbi riflettiamo».

Sulla trascrizione degli atti di nascita di bimbi nati all'estero «abbiamo chiesto al Ministero di darci una chiara indicazione e aspettiamo ancora la risposta».

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